La misura è entrata in vigore lo scorso 15 aprile. Intanto, Maslianico scrive all'Agenzia delle dogane.
Non piace ai frontalieri la chiusura dallo scorso 15 aprile alle 20 della dogana di Maslianico-Pizzamiglio. Una chiusura, in via sperimentale per sei mesi, anticipata di un’ora, considerata la vicinanza delle dogana di Ponte Chiasso e Brogeda che da Maslianico sono a un tiro di schioppo. Una misura che la direzione dell’Agenzia delle dogane di Como ha preso d’intesa con il comando provinciale della Guardia di finanza “nell’ambito del processo di razionalizzazione ispirato a criteri di efficienza ed economicità” (come scritto da ‘laRegione’ a inizio aprile). Il sindaco di Maslianico, Tiziano Citterio, una decina di giorni ha spedito una lettera alla direzione dell’Agenzia delle dogane per chiedere di “modificare l’orario di apertura del valico italo-svizzero di Maslianico-Pizzamiglio” che dal 15 aprile è aperto dalle 6 alle 20 (22 il sabato). Citterio: “Con riferimento alla sperimentazione in corso si segnala che numerosi cittadini, in particolare frontalieri, ci hanno richiesto di presentarvi un’istanza affinchè l’orario di chiusura possa essere protratto, come in passato, sino alle 21”. Sul nuovo orario di chiusura della dogana di Maslianico-Pizzamiglio è intervenuta anche la consigliera nazionale di Chiasso Roberta Pantani: “... peccato che le autorità italiane abbiano deciso di anticipare la chiusura serale del valico di Vacallo-Pizzamiglio senza comunicare nulla agli omologhi svizzeri”. L’Agenzie delle dogane fa sapere di avere informato il Comune e il Centro di cooperazione di polizia doganale di Chiasso.