Prima i nostri: fosse vero, ma non è così. Ne sanno qualcosa all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia-Como, dove sino a fine novembre gli interventi chirurgici effettuati quest’anno rispetto al 2015 sono calati del 33 per cento in conseguenza della forte carenza di anestesisti e personale infiermeristico specializzato, fondamentale in sala operatoria. Il dato, che conferma i disagi del Sant’Anna per mancanza di anestesisti e infermieri, risulta essere emblematico della criticità nel reparto chirurgia. La fonte è molto qualificata: il sindacato Cisl Medici dei Laghi che ha monitorato l’attività delle camere operatorie del presidio ospedaliero comasco nei primi undici mesi dell’anno. La situazione è stata illustrata nel fine settimana nel corso di una conferenza stampa dell’organizzazione sindacale. Se gli interventi in regime di emergenza e urgenza sono sempre garantiti, ma per far questo spesso accade che vengono cancellate, anche all'ultimo minuto, con il paziente già in sala operatoria, le procedure programmate. “Nei giorni scorsi mi è capitato di dover annullare per due volte consecutive un’operazione: vi lascio immaginare la reazione del paziente”, è la testimonianza di Maria Pelosa, neurochirurgo del Sant’Anna, componente della segreteria regionale della Cisl Medici. Il quadro tratteggiato dagli esponenti sindacali è confermato dalla direzione generale dell’azienda ospedaliera Sant’Anna. Come ovviare a queste difficoltà? “Servono soluzioni che permettano di fidelizzare il dipendente al Sant’Anna in modo da evitare i richiami delle strutture sanitarie del Canton Ticino”, è la terapia suggerita da Danilo Mazzacane, segretario generale della Cisl Medici Lombardia.