Speciale Economia

La stagionalità dei mercati

Nel mondo degli investimenti, il concetto di stagionalità dei mercati finanziari non è certo sconosciuto. Da anni gli operatori osservano che determinati periodi dell'anno tendono a influenzare i prezzi degli asset, i volumi di scambio e persino il comportamento degli investitori. Questo fenomeno, noto appunto come stagionalità, è stato oggetto di numerosi studi empirici, che hanno fornito prove convincenti della sua esistenza.

La stagionalità si riferisce alla tendenza dei mercati a seguire schemi ricorrenti e prevedibili, spesso legati a eventi calendariali. Questi schemi derivano da una combinazione di fattori economici, comportamentali e psicologici che influenzano le decisioni di investimento.

Tra gli esempi più noti c’è l’effetto di gennaio, un fenomeno che vede i mercati azionari ottenere rendimenti superiori, specialmente per le azioni a capitalizzazione ridotta, all’inizio dell’anno.

Un altro caso famoso è il detto “Sell in May and go away”, che suggerisce di ridurre le posizioni in maggio. Analizzando la performance mensile dei mercati, nel nostro caso specifico quello del principale indicatore azionario statunitense –, si nota come i mesi centrali dell’anno (maggio-settembre), siano quelli che offrono storicamente rendimenti inferiori alla media. Un’ulteriore evidenza riguarda quella inerente all’ultimo trimestre dell’anno: periodo che a livello di stagionalità è considerato il più attrattivo per molti indici e definito come rally di fine anno.

Se consideriamo come già dall’antichità l’umanità si sia dedicata a studi approfonditi sull’esistenza di temi ciclici e stagionalità, l’evidenza delle stagioni in natura e dei cicli dell’universo, allo stesso modo essere consapevoli e avere una comprensione anche della stagionalità dei mercati finanziari merita attenzione. Per gli investitori una conoscenza in questo ambito offre un vantaggio strategico: sapere che il mercato tende a performare meglio o peggio in certi periodi offre uno strumento complementare all’interno di un processo che porta alle scelte di investimento, specie se l’orizzonte temporale non è di lunghissimo periodo. Tuttavia, come ogni strumento, la stagionalità non può prevedere gli eventi mondiali.