Harris o Trump

Come era prevedibile, le elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre stanno dominando i titoli dei giornali. La scelta dei democratici di puntare su Kamala Harris ha ridato slancio a un partito che sembrava destinato a una sonora sconfitta. Il quesito che interessa gli investitori è sapere quali saranno gli effetti sui mercati finanziari. Quello che sembra certo al momento e che la gara tra i due contendenti sarà aperta e lo scarto tra i risultati esiguo, con nessuno dei due partiti che avrà una maggioranza sia al Senato che alla Camera dei deputati. Di conseguenza, è probabile che l’impatto sui mercati finanziari sarà contenuto. Per decretare l’esito delle elezioni saranno decisivi gli sviluppi economici negli Stati Uniti. Sebbene in calo, l’inflazione si mantiene a livelli elevati, mentre il mercato del lavoro inizia a dare segni di cedimento con il tasso di disoccupazione che è salito al 4,3%. Questa tendenza viene imputata ai democratici, per cui Kamala Harris dovrà trovare in fretta e furia soluzioni per invertire il trend. Tutto ciò porta energia positiva alla campagna di Trump, soprattutto considerata la sua solida base di sostenitori. Tornando ai mercati finanziari, storicamente essi sono sempre stati volatili e più deboli alla vigilia delle elezioni statunitensi. Tuttavia, dopo le elezioni l’indice S&P 500 ha spesso iniziato a recuperare a prescindere dal vincitore delle elezioni. Resta da vedere se questo sviluppo sia effettivamente legato alle elezioni o se si tratti piuttosto di un tradizionale andamento stagionale.