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Stati Uniti: i tagli dei tassi si allontanano

Il vento è cambiato: se fino a qualche mese fa l’evoluzione dell’inflazione e la retorica del presidente della Federal Reserve Jerome Powell lasciavano intendere dei tagli a partire dall’estate, recenti dati economici stanno smorzando queste aspettative.

Powell ha indicato più volte che il futuro corso della politica monetaria della Fed sarà determinato dai dati macroeconomici. Lo sguardo è rivolto alla crescita salariale, al rincaro e alla crescita economica.

Il mercato del lavoro resta in buona forma: a marzo il numero di posti creati ha superato ampiamente le aspettative, il tasso di disoccupazione è calato e rimane uno squilibrio tra domanda e offerta di lavoro, che sfocia in un maggior potere di negoziazione da parte delle persone in cerca di impiego e quindi in stipendi maggiori. La crescita salariale superiore alla media influenza sia l’inflazione che la crescita economica. Corrispondere remunerazioni maggiori fa aumentare i costi di produzione di un’azienda, la quale se possibile proverà a scaricarli sui consumatori per mantenere i margini di guadagno intatti: la cosiddetta spirale salari-prezzi, che rende difficile il rientro del rincaro. Infatti, l’inflazione al netto dei prezzi energetici e alimentari si è stabilizzata da ormai sei mesi poco sotto al 4%, ben lontana dall’obiettivo della Fed del 2%. È soprattutto nel settore dei servizi dove si scorge l’ombra della spirale. D’altro canto, la crescita economica resta robusta, se si considera il radicale inasprimento delle condizioni di finanziamento con il tasso guida al picco degli ultimi 23 anni. Nel primo trimestre 2024 l’economia è sì cresciuta al di sotto delle aspettative, ma settore chiave come il consumo privato e gli investimenti si sono mostrati resilienti. Alla luce di questi sviluppi, un taglio sarebbe controproducente e rischioso, come anche indicato da Powell mercoledì scorso. La Banca Migros ritiene che ciò avverrà al più presto in autunno, anche se aumenta la probabilità di un rinvio all’anno prossimo.

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