Speciale Economia

Perché l’indice SMI è praticamente fermo?

Con lo 0,85% da inizio anno, la performance dello Swiss Market Index (SMI) a orientamento difensivo non entusiasma. Gran parte della performance relativamente deludente è riconducibile ai due colossi Novartis e Roche, il cui peso complessivo supera il 30% della ponderazione dello SMI.

La performance dello SMI, pari allo 0,85% da inizio anno, non entusiasma gli investitori, che sperano di ottenere dall’indice difensivo maggiori utili di corso in questo periodo di incertezza. La performance mediocre dello SMI è dovuta ai colossi Novartis e Roche che, con una ponderazione di oltre il 30%, influenzano notevolmente la performance dell’indice: quest’anno l’azione di Novartis ha guadagnato solo l’8,3%, mentre quella di Roche ha perso quasi il 20% del suo valore.

Roche risente della forte flessione dei ricavi dovuta al calo della domanda di test per il Covid e alla forza del franco svizzero. Grazie al buon andamento del fatturato, il concorrente Novartis ha messo a segno risultati decisamente migliori, senza però riuscire a sua volta a entusiasmare gli investitori in borsa. Il mercato è dominato dai grandi gruppi farmaceutici Novo Nordisk ed Eli Lilly, con i rispettivi farmaci contro l’obesità. Quest’anno, entrambe le aziende hanno conseguito utili record e sono state ricompensate di conseguenza in borsa: dall’inizio dell’anno, le azioni di Novo Nordisk ed Eli Lilly hanno guadagnato rispettivamente il 50% e il 63%.

Nonostante l’indebolimento di Roche e Novartis, quest’anno l’indice SMI mostra anche qualche spiraglio di luce. Il principale vincitore è di gran lunga Partners Group, gestore globale di investimenti nel mercato privato, la cui azione ha guadagnato oltre il 38% dall’inizio dell’anno. Nonostante l’aumento dei tassi d’interesse e dei rischi geopolitici, nell’attuale contesto di incertezza Partners Group trae profitto dall’acquisizione a prezzi convenienti di imprese con una bassa valutazione.