Speciale Economia

Azioni europee al confronto

L’economia europea si sta’ indebolendo. Dopo una leggera contrazione nell’ultimo trimestre del 2022, la crescita ha registrato un magro 0.1% in ciascuno dei primi due trimestri di quest’anno.

L’Europa vanta una storia densa di avvenimenti; seconda per estensione dei sette continenti, è stata per lungo tempo una superpotenza economica. L’invenzione della macchina a vapore, nel 1769, spianò la strada alla rivoluzione industriale; dall’Inghilterra raggiunse presto la terraferma europea permettendole così di passare da una società agricola a una industriale, assicurandosi in questo modo un vantaggio economico. Ai giorni nostri le sfide economiche, politiche e geostrategiche restano elevate. La Brexit, a inizio 2020, ha ulteriormente indebolito l’UE. Anche se la guerra in Ucraina ha portato a una coesione politica dei paesi europei, rimangono grandi differenze in molti settori. In molti paesi è cambiata la demografia e, allo stesso tempo, le politiche migratorie appaiono fuori controllo. Dal punto di vista economico, la conversione a un’economia “verde” farà salire i costi di produzione e porterà a un’ulteriore deindustrializzazione. Importanti settori industriali come la lavorazione dell’acciaio e dei metalli, l’industria chimica e quella automobilistica stanno perdendo sempre più concorrenzialità. Non sorprende quindi che da anni i mercati azionari europei registrino risultati inferiori alla media o al mercato azionario svizzero (vedi grafico). L’Europa rischia di perdere sempre più importanza; tuttavia, la storia ha appunto dimostrato che è riuscita a svilupparsi costantemente. Per ritrovare la forza di un tempo dovrà ancora una volta reinventarsi. Come sempre consigliamo un’adeguata diversificazione del proprio portafoglio.

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