Speciale Economia

Quanto perdurerà il rally dei mercati azionari?

Dall’inizio dell’anno si assiste a un forte rally sui mercati azionari. Gran parte dell’ottimismo degli operatori di mercato è comprensibile. Purtroppo permangono notevoli incertezze che offuscano le prospettive a breve termine.

Dall’inizio di quest’anno è tornato l’ottimismo tra gli investitori e le investitrici e le buone notizie alimentano i mercati azionari di tutto il mondo. In primo luogo, il calo dell’inflazione accende la speranza che le banche centrali non aumentino ulteriormente i tassi di riferimento. In secondo luogo, l’inverno mite ha impedito ai prezzi dell’energia di salire alle stelle e la riapertura della Cina sta procedendo più agevolmente di quanto si temesse.

L’ottimismo è comprensibile, tuttavia non vanno trascurati i rischi tuttora presenti sui versanti della crescita e dell’inflazione. Una particolare attenzione andrà rivolta all’economia statunitense, che nei prossimi mesi si indebolirà notevolmente. Ciò è dovuto agli effetti dei forti aumenti dei tassi di riferimento, che gravano in egual misura su aziende e su consumatori e consumatrici. Anche se è probabile che gli Stati Uniti sfuggano alla recessione quest’anno, il crollo della crescita rischia di essere uno dei più gravi della storia recente.

In considerazione dell’indebolimento della crescita statunitense, le attuali aspettative in merito all’andamento degli utili societari ci sembrano troppo ottimistiche. Considerate le cupe prospettive congiunturali, i margini di profitto subiranno una pressione molto maggiore di quanto attualmente previsto sui mercati. Mentre nel breve termine riteniamo elevato il rischio di ritorno della volatilità, per la seconda metà dell’anno prevediamo un netto miglioramento. Il superamento del picco congiunturale negli Stati Uniti, il maggiore stimolo alla crescita proveniente dalla Cina e soprattutto il calo finale dei tassi d’inflazione dovrebbero garantire una ripresa duratura.