Contestati e respinti i piani di chiusura degli impianti del colosso manifatturiero in Germania, definiti ‘inaccettabili’
“È una profonda pugnalata al cuore” dei lavoratori della casa automobilistica tedesca Volkswagen (Vw). In questi termini il sindacato Ig Metall, che rappresenta i dipendenti del settore metalmeccanico, ha contestato e respinto i piani di chiusura degli impianti del colosso manifatturiero in Germania, definiti “inaccettabili”.
Il sindacato ha minacciato conseguenze. "Questi piani aggressivi del Consiglio di amministrazione non sono in alcun modo accettabili e rappresentano una rottura con tutto ciò che abbiamo sperimentato in azienda negli ultimi decenni", ha affermato il responsabile distrettuale dell'IG Metall Thorsten Gröger. Secondo il Consiglio di fabbrica del gruppo, Volkswagen sta pianificando la chiusura di almeno tre siti in Germania e il taglio di decine di migliaia di posti di lavoro.
"Questa è una profonda pugnalata al cuore della laboriosa forza lavoro della Vw!", ha detto Gröger. "Ci aspettiamo che Volkswagen e il suo Consiglio di amministrazione delineino concetti validi per il futuro al tavolo delle trattative, invece di fantasticare sui tagli ai posti di lavoro, dove la parte datoriale ha finora presentato poco più che frasi vuote", ha aggiunto.
Dopodomani Vw e il sindacato si incontreranno a Wolfsburg (Bassa Sassonia) per il secondo round di contrattazione collettiva. "Se Vw confermerà il suo percorso distopico, il Consiglio di amministrazione dovrà aspettarsi le dovute conseguenze da parte nostra", ha dichiarato Gröger secondo quanto riporta il quotidiano economico-finanziario tedesco Handelsblatt.
Stando a quanto riferito dalla presidente del Consiglio di fabbrica del gruppo Daniela Cavallo, Vw chiede una riduzione generalizzata del 10% della scala salariale aziendale e zero aumenti nei prossimi due anni.