Economia

I tassi ipotecari si impennano e toccano i massimi dal 2018

Nel primo trimestre il tasso di riferimento medio dell’1,94% per i mutui a scadenza fissa di 10 anni è superiore dello 0,69% rispetto a fine dicembre

(Keystone)
31 marzo 2022
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I tassi ipotecari in Svizzera sono sensibilmente aumentati nel primo trimestre, subendo una progressione simile a quella successiva all’abolizione della soglia minima franco/euro e arrivando a livelli che non si vedevano dal febbraio 2018.

Stando all’analisi di MoneyPark, società attiva nella consulenza e intermediazione ipotecaria, alla fine di marzo il tasso di riferimento medio per i mutui a scadenza fissa di 10 anni si è attestato all’1,94%, 69 punti base (cioè 0,69 punti percentuali) in più rispetto a fine dicembre. Per la durata a 5 anni l’incremento è di 52 punti base (all’1,51%), mentre per i 2 anni la crescita è di 25 punti base (all’1,25%).

Per ritrovare un’impennata di questo tipo bisogna risalire allo shock del rafforzamento del franco dopo le decisioni della Banca nazionale nel gennaio 2015, osservano gli specialisti di MoneyPark. Va comunque detto che i tassi ipotecari non riflettono ancora interamente l’aumento di quelli dei mercati dei capitali, saliti ai massimi da metà 2014: pesa il forte aumento dell’inflazione globale, che spinge le banche centrali ad alzare il costo del denaro.

MoneyPark stima che circa la metà della crescita dei tassi ipotecari sia dovuto alla guerra in Ucraina. "Riteniamo che questo aumento sia traballante, visto che l’inflazione, che è stata ulteriormente accelerata dalla guerra, potrebbe presto trasformarsi in un freno all’economia e pesare sui tassi d’interesse. Di conseguenza ci aspettiamo che i tassi ipotecari si muovano lateralmente o addirittura scendano leggermente nel medio termine, anche se nel frattempo non si possono escludere ulteriori aumenti", commentano gli esperti nel loro rapporto trimestrale.