Utile netto è salito a 126 milioni. In crescita i mandati di gestione (+30%) e il volume dei crediti ipotecari (+3,5%)
Nel primo semestre del 2021 la Banca Migros ha ampliato con successo i suoi core business. Il numero dei mandati di gestione patrimoniale, ad esempio, è aumentato di quasi il 30% e il volume ipotecario del 3,5%. Con un +10% anche i prestiti alla clientela aziendale hanno registrato un incremento superiore alla media. La Banca Migros ha continuato ad attenersi alla sua politica dei rischi improntata alla cautela sia nel settore aziendale che in quello dei clienti privati. Nonostante la crisi legata al coronavirus, nella prima metà dell’anno non è stato quindi necessario operare rettifiche di valore specifiche per le posizioni a rischio.
L’ordinanza della Finma sui conti (Oapc-Finma), entrata in vigore nel 2020, obbliga ora le banche a operare rettifiche di valore a titolo preventivo anche su crediti non compromessi. Tali rettifiche dipendono, tra l’altro, dal totale dei prestiti concessi, per cui la crescita significativa del volume ha portato alla costituzione di rettifiche di valore di 10,3 milioni per i rischi d’insolvenza intrinseci. Pertanto, e anche a causa di ulteriori costi di copertura degli interessi pari a 6,6 milioni rispetto all’anno precedente, il risultato netto da operazioni su interessi è aumentato solo in misura relativamente moderata dello 0,3% a 237 milioni.
Grazie al successo dell’attività d’investimento, si legge nel rapporto semestrale, sono notevolmente cresciuti il risultato da operazioni su commissione (+12,7%) e il risultato da attività di negoziazione (+35,9%). Gli altri risultati ordinari sono scesi del 19,4%. I proventi operativi sono aumentati complessivamente del 3,7% attestandosi a 325 milioni.
La Banca Migros ha sfruttato il rendimento economico per attuare la strategia bancaria avviata nel primo semestre del 2021. Di conseguenza, i costi per il personale sono saliti a 103 milioni e gli altri costi d’esercizio a 59,8 milioni. Tuttavia, grazie all’aumento dei proventi operativi, il cost/income ratio è rimasto positivamente basso al 48,5%. Al netto di ammortamenti, accantonamenti e perdite, il risultato d’esercizio si è attestato a 152 milioni (–0,8%). Tenuto conto del risultato straordinario e al netto delle imposte, è stato registrato un utile semestrale pari a 126 milioni di franchi (+0,1%). Qui tutte i dati e le cifre relative al primo semestre.