La bilancia commerciale elvetica segna un'eccedenza record di 4,3 miliardi di franchi. Bene la chimica-farmaceutica, male l'orologeria che perde il 3,4 per cento
Prosegue la ripresa delle esportazioni elvetiche: in maggio sono salite a un massimo storico mensile di 20,8 miliardi di franchi, trainate dal comparto chimico-farmaceutico. Rispetto ad aprile la progressione - al netto degli effetti stagionali - è stata del 3,5%. Dopo quattro mesi consecutivi in crescita le importazioni sono per contro scese dell'1,6% a 16,5 miliardi.
La bilancia commerciale si chiude così con un'eccedenza record di 4,3 miliardi di franchi, emerge dai dati pubblicati oggi dall'Amministrazione federale delle dogane (AFD). Le variazioni indicate sono nominali: in termini reali (cioè corrette dell'effetto dei prezzi) si sono attestate rispettivamente a +2,6% (export) e -1,1% (import).
Nel confronto con aprile i vari settori d'esportazione hanno mostrato andamenti assai differenti. Quello di gran lunga più importante, la chimica-farmaceutica, segna (a livello nominale) +7,4% (a 11,0 miliardi di franchi); seguono le macchine e l'elettronica, sostanzialmente rimaste stabili (-0,3% a 2,6 miliardi), perde velocità l'orologeria (-3,4% a 1,8 miliardi), mentre tengono gli strumenti di precisione (+1,2% a 1,5 miliardi) e arretrano lievemente i metalli (-0,7% a 1,3 miliardi)
A livello regionale, il continente più importante per i prodotti con il marchio della balestra rimane l'Europa (+3,5% a 12,2 miliardi): ha trainato in particolare il principale paese di sbocco dell'export, la Germania (+6,0% a 3,9 miliardi). In aumento è anche il Nordamerica (+6,6% a 4,2 miliardi), mentre arretra l'Asia (-9,.4% a 4,1 miliardi), con la Cina però (+24% a 1,3 miliardi) in contro tendenza.
Anche sul fronte delle importazioni il settore più importante è rappresentato da quello della chimica e della farmaceutica (+1,1% a 4,6 miliardi), seguito da macchine ed elettronica (-0,7% a 28 miliardi) nonché dai veicoli (+4,5% a 1,4 miliardi). Riguardo alle regioni, il calo maggiore viene osservato in Asia (-6,5% a 3,4 miliardi); l'Europa contiene la flessione (-1,7% a 11,5 miliardi) e il Nordamerica mette a referto un incremento (+1,6% a 1,1 miliardi).
Di rilevanza assai minore per il commercio estero elvetico sono gli altri tre continenti, vale a dire America Latina (565 milioni le esportazioni, 185 milioni le importazioni), Africa (236 e 151) e Oceania (210 e 27), ma possono essere citati per offrire il quadro completo.