La procura zurighese ha aperto un procedimento a carico dell’ex Ceo per conflitti di interesse e amministrazione infedele
Nel recente passato aveva espresso una sua certa insofferenza per il lavoro "controllato" dalla Finma, il suo spirito aziendale si sentiva "troppo limitato". Adesso l’ex numero uno di Raiffeisen Pierin Vincenz si trova a essere indagato proprio per la sua attività di manager: la procura zurighese ha annunciato l’apertura di un procedimento penale per possibili conflitti di interesse durante il suo mandato alla testa del consiglio di amministrazione (Cda) di Aduno, gruppo zurighese attivo nel settore dei pagamenti senza contanti, dei crediti privati e del leasing.
Il reato ipotizzato è di amministrazione infedele, ha indicato oggi il ministero pubblico zurighese. Gli inquirenti si sono mossi dopo una denuncia presentata a metà dicembre 2017 dalla stessa società Aduno contro il suo ex presidente e contro un altro ex membro del Cda. Oltre a questi due manager il procedimento interessa anche tre ulteriori persone vicine professionalmente ai due dirigenti.
Basandosi anche sugli accertamenti effettuati dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) gli specialisti zurighesi intendono chiarire se vi siano stati conflitti d’interesse di rilevanza penale. Nell’ambito delle indagini ieri sono state condotte diverse perquisizioni al domicilio e negli uffici degli indagati. È stato sequestrato un notevole volume di documenti. Sono inoltre già iniziati gli interrogatori, che stanno proseguendo. Tenuto conto del procedimento in corso, il ministero pubblico non dà altre informazioni.
Intanto, informata del procedimento sul suo ex Ceo, Raiffeisen ha reso noto in un comunicato che su richiesta della Direzione si è costituita parte civile: "In presenza del sospetto di amministrazione infedele e degli indizi del Pubblico ministero, che a noi risultano nuovi, Raiffeisen è motivata a esigere un chiarimento giuridico di tutti gli eventi nel passato(...) Raiffeisen contribuisce in tal modo al completo chiarimento di tutti i processi. Raiffeisen si riserva inoltre il diritto di intraprendere qualsiasi ulteriore atto giuridico".
Aduno appartiene al 100% a istituti finanziari elvetici quali le banche cantonali, Raiffeisen, Banca Cler e Banca Migros. Vincenz ne era stato il presidente dalla sua fondazione nel 1999 e fino al giugno 2017. Raiffeisen è il maggior azionista con una quota del 25,5%. Secondo informazioni di stampa al centro della vicenda vi sono possibili conflitti d’interesse nell’acquisizione di partecipazioni in altre società.
Negli stessi ambiti avevano peraltro fatto discutere anche le mosse di Raiffeisen quando Vincenz era Ceo, fra il 1999 e il 2015. La Finma aveva aperto un’indagine, che era però stata archiviata nell’ottobre scorso dopo che Vincenz aveva abbandonato ogni carica. Il procedimento riguardava la questione dell’irreprensibilità che deve essere garantita in ogni momento dai soggetti che ricoprono posizioni dirigenziali chiave in un istituto sottoposto a vigilanza.
Dal 2015 Vincenz era passato alla presidenza di Helvetia, che ha però lasciato con effetto immediato in dicembre. Nello stesso mese aveva rilasciato un’intervista in cui diceva di non sentirsi un banchiere decaduto e di avere la coscienza a posto. Aveva inoltre fatto sapere di non volere più essere attivo in comparti sotto il controllo della Finma: "Quale uomo con spirito aziendale mi sento troppo limitato", aveva detto.