Spettacoli

È morto l'oste dei Cesaroni: addio ad Antonello Fassari

Indimenticabile Cesare della serie televisiva, se n'è andato all'età di 72 anni. Romano, amava il teatro. La popolarità in tv con ‘Avanzi’

Nel 1989 in ‘Le finte bionde’
5 aprile 2025
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L'Oste Cesare, il confidente che osserva e non giudica de ‘I Cesaroni’ non riaprirà più la sua bottega: se ne è andato stamane, cogliendo di sorpresa anche gli amici nonostante si sapesse che era malato, Antonello Fassari il “rosso malpelo” del cinema e della televisione.

Nato a Roma il 4 ottobre 1952, Fassari frequenta l'Accademia d'arte drammatica, si fa notare durante un seminario da Luca Ronconi che lo farà debuttare a teatro in ‘Una partita a scacchi’ di Thomas Middleton il 20 dicembre 1973. Al teatro rimarrà sempre legato, cimentandosi anche nella regia con un fortunato adattamento de ‘La ricotta’ da Pasolini nel 2004. Debutta in tv nel 1977 con ‘Il commissario De Vincenzi’ e poi al cinema due anni dopo a fianco di Gianni Cavina in ‘Atsalut Pader’ di Paolo Cavara. È nel cast di Alberto Lattuada per ‘La cicala’ e in quello nello sceneggiato di Mauro Bolognini ‘La certosa di Parma’.

Il cinema d'autore italiano lo chiama spesso (diretto da Memè Perlini, Marco Risi, Mario Monicelli, Carlo Mazzacurati), ma è una serie tv, ‘I ragazzi della 3C’ di Claudio Risi (1986), a renderlo familiare al grande pubblico. Il suo Antonello Bufalotti detto Puccio piace ai fratelli Vanzina che ne fanno un'irresistibile maschera comica da ‘Montecarlo, Gran Casinò’ a ‘Le finte bionde’. L'amicizia con Claudio Amendola è una costante nella sua vita artistica, cementata dal successo de ‘I Cesaroni’ (dal 2006 al 2014), poi confermata nei due primi film da regista di Amendola, ‘La mossa del pinguino’ e ‘Cassamortari’. Intanto Fassari si gode la popolarità anche entrando nella banda di ‘Avanzi’ con Serena Dandini e si scopre amato dai registi come attore drammatico nei film di Marco Tullio Giordana (‘Pasolini, un delitto italiano’), Carlo Lizzani (è un formidabile Aldo Fabrizi in ‘Celluloide’), Claudio Carmarca (‘R.D.S.’ con Andrea Occhipinti), Michele Placido (il Buffoni di ‘Romanzo criminale’), Ettore Scola (‘Gente di Roma’), Stefano Sollima (‘Suburra’).

Fassari si è cimentato anche da regista con ‘Il segreto del giaguaro’ nel 2000 ed è un sanguigno nonno nell'opera prima di Claudio Bisio ‘L'ultima volta che siamo stati bambini’. Fino all'anno scorso ha potuto lavorare, superando la malattia della depressione e una dolorosa angina cronica, ma si sentiva “corroso dentro”.