All'opera di Jacques Audiard, già Premio della giuria a Cannes in maggio, altri tre premi. Nessun riconoscimento per gli elvetici
Il film ‘Emilia Pérez’ del regista francese Jacques Audiard si è aggiudicato il premio nella categoria regina agli European Film Awards di sabato sera a Lucerna. La pellicola, Miglior film, ha sbancato vincendo anche i premi per Miglior regia, sceneggiatura e attrice. Già premio della giuria al Festival di Cannes lo scorso maggio, ‘Emilia Pérez’ narra la storia di un importante narcotrafficante messicano che con l'aiuto di un avvocato, per sparire dalla circolazione, intraprende una transizione di genere per diventare Emilia Pérez.
Nel musical in spagnolo del regista francese, parte della storia drammatica è raccontata attraverso le canzoni. Jacques Audiard si è aggiudicato anche il premio per la miglior regia e la miglior sceneggiatura, mentre l'attrice transgender Karla Sofía Gascón, che nella pellicola interpreta sia il ruolo maschile che quello femminile, ha vinto come Migliore attrice, bissando il successo di Cannes, dove fu premiata con le altre tre colleghe protagoniste del film. “Grazie al miglior regista europeo per aver fatto di me la miglior attrice europea”, ha detto Gascón a Lucerna rivolgendosi al cineasta. Lo scorso anno era stato un altro film francese a vincere, ‘Anatomia di una caduta’ (Anatomie d'une chute) di Justine Triet, che aveva sbaragliato la concorrenza in diverse categorie.
Il film d'animazione ‘Sauvages’ del regista vallesano Claude Barras e il corto ‘2720’ dello svizzero-portoghese Basil da Cunha sono usciti a mani vuote. Il premio per il Miglior film d'animazione è andato a ‘Flow’ (Straume) del regista lettone Gints Zilbalodis, coproduzione fra Lettonia, Francia e Belgio. Miglior cortometraggio è ‘The man who could not remain silent’ del croato Nebojša Slijepčević.
Il premio per il Miglior attore è andato, a sorpresa, ad Abou Sangare per ‘La storia di Souleymane’ (L'histoire de Souleymane) di Boris Lojkine, visto di recente a Castellinaria, film nel quale interpreta un rifugiato guineano che si prepara al colloquio di richiesta d'asilo, una storia che rispecchia in parte la stessa vita dell'attore. In questa categoria Sangare si contendeva il premio con gente del calibro di Daniel Craig e Ralph Fiennes.
A Lucerna sono stati consegnati anche gli Excellence Awards in otto categorie (fotografia, montaggio, scenografia, costumi, trucco, colonna sonora, sonoro, effetti visivi), i cui vincitori sono stati annunciati il mese scorso. Una standing ovation ha accolto Isabella Rossellini per il Miglior contributo europeo al cinema mondiale e Wim Wenders per un Premio alla carriera consegnato dalla presidente di giuria Juliette Binoche, che ha aperto il gran gala evocando un'Europa nella quale la pace è minacciata, ma dove il cinema riflette una diversità che riesce a convivere. ‘No Other Land’ del collettivo di registi palestinesi Yuval Abraham, Rachel Szor, Basel Adra e Hamdan Ballal si è aggiudicato, con poche sorprese, il premio del miglior documentario. Il film racconta l'amicizia fra un giornalista israeliano e un attivista palestinese. “Mostra come Israele stia distruggendo il popolo palestinese”, ha detto uno dei registi, presente in videoconferenza. Uno dei cineasti ha richiesto azione da parte dell'Europa contro “questa guerra ingiusta”, chiedendo ai governi di agire e chiedere il cessate il fuoco.
Come già reso noto il mese scorso, il premio per la miglior co-produttrice europea è andato a Labina Mitevska, attrice e produttrice della Macedonia del Nord che con la sorella Teona e il fratello Vuk ha creato nel 2001 la compagnia di produzione Sisters and Brother Mitevski Production.
L'elenco completo dei premi
EXCELLENCE AWARDS (già noti in precedenza)