Icona del cinema francese e internazionale, aveva 88 anni. Nel 1999 aveva ottenuto la cittadinanza svizzera
È morto il leggendario attore francese Alain Delon. Lo hanno comunicato i suoi figli all'agenzia di stampa Afp. L'icona del cinema francese e internazionale aveva 88 anni.
"Alain Fabien, Anouchka, Anthony, oltre che il suo cane Loubo, hanno l'immensa pena di annunciare la dipartita di loro padre – si legge nel comunicato –. Si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, con accanto i suoi figli e i suoi familiari... La famiglia vi chiede di rispettare la propria intimità in questo momento di lutto estremamente doloroso".
Alain Delon, uno dei più talentuosi e affascinanti attori francesi, era nato a Sceaux (Seine) l'8 novembre 1935. All'età di 17 anni, si arruolò nella marina militare francese e nel 1953 venne destinato al corpo di spedizione nel Sud-est asiatico che partecipava alla guerra d'Indocina. Congedato nel 1956, il giovane Alain iniziò a frequentare a Parigi l'ambiente degli intellettuali e il mondo dello spettacolo e a recitare in teatro, finché la sua singolare bellezza e la sua duttilità nell'affrontare ruoli anche modesti vennero notate da alcuni produttori cinematografici.
Fu così che per il giallo di René Clément "Delitto in pieno sole" (1960) l'attore, scelto inizialmente per una parte secondaria, ottenne invece quella del protagonista, il subdolo Tom Ripley che uccide un giovane miliardario per assumerne l'identità. Il film ebbe un buon successo e rappresentò per Delon un trampolino di lancio, proponendo per la prima volta quel personaggio controverso a lui estremamente congeniale.
Delon si impose sulla scena internazionale negli anni Sessanta alla scuola del regista Luchino Visconti, che aveva messo in luce il carattere ambiguo della sua bellezza nei capolavori "Rocco e i suoi fratelli" e "Il gattopardo".
Alternando nel corso di tutta la sua carriera il cinema d'autore – a partire da "L'eclisse" di Michelangelo Antonioni dove affiancò Monica Vitti – a quello commerciale, Delon in patria fu diretto da registi quali René Clement, Jean-Pierre Melville e Jacques Deray che ne fecero risaltare lo sguardo freddo e cinico, in contrasto con il suo volto angelico, rendendolo anche l'interprete ideale dell'antieroe noir di molti polizieschi.
Per Melville fu il mafioso italo-americano Frank Costello in "Frank Costello faccia d'angelo"; dette il suo volto al gangster Roger Startet ne "Il clan dei siciliani" di Herny Verneuil e a "Zorro" nel film di Duccio Tessari. Nel 1995 al Festival di Berlino, arrivò il meritato riconoscimento al suo talento: l'Orso d'oro alla carriera, mentre solo nel 2019 il Festival di Cannes gli ha conferito la Palma d'oro alla carriera; e nel frattempo, nel 2012, gli era stato assegnato il Pardo alla carriera al Festival di Locarno.
Alain Delon si era stabilito in Svizzera, a Chêne-Bougeries (Ge), nel 1985. Nel 1990, ha ottenuto un permesso di soggiorno C e nel 1999 la nazionalità elvetica.
Il 23 settembre 1999, il consiglio comunale di Chêne-Bougeries ha infatti votato in favore della naturalizzazione svizzera dell'attore e dei suoi due figli, Anouchka e Alain-Fabien, all'epoca di otto e cinque anni. Nel 2000 ha prestato giuramento nella sala del Gran Consiglio di Ginevra.
Nel 2005, Alain Delon ha venduto la sua villa di Chêne-Bougeries e si è trasferito nello stesso anno in un appartamento nel lussuoso quartiere ginevrino di Champel-Florissant. Sua figlia Anouchka vive lì con il marito e il figlio dal 2018.
Nel 2011 l'appartamento è stato teatro di una tragedia che ha coinvolto il figlio Alain-Fabien Delon, allora diciassettenne. Durante una festa privata a cui partecipavano solo minorenni, una ragazza di 16 anni fu ferita gravemente all'addome.
Nel 2013, il Tribunale dei minori ha accolto la tesi dell'incidente e ha condannato il giovane a cinque mesi di reclusione, sospesi per un anno, per lesioni personali gravi causate da negligenza.
L'indirizzo di Champel ospita anche la sede di Alain Delon International Distribution (Adid), che gestisce tutti i prodotti derivati che portano il nome della star. L'attore era presidente e sua figlia vicepresidente.