Spettacoli

Parigi, in liquidazione lo storico cabaret ‘Chez Michou’

In difficoltà dalla morte del fondatore, Michel Catty (in arte Michou), nel 2020, il locale sulle pendici di Montmartre è in insolvenza da fine giugno

Michel Georges Alfred Catty, in arte Michou
(Wikipedia/Basili)
18 luglio 2024
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È la fine di un'epoca. ‘Chez Michou’, lo storico cabaret parigino sulle pendici di Montmartre, è stato posto in liquidazione dal Tribunale del commercio di Parigi. A darne notizia all'agenzia France Presse è stato l'avvocato dell'attuale amministratrice, Catherine Catty-Jacquart. In difficoltà dalla morte del fondatore, Michel Catty (in arte Michou), nel 2020, il cabaret è in insolvenza da fine giugno. I 22 dipendenti, artisti e personale – di cui alcuni con circa 30 anni di anzianità – verranno licenziati entro quindici giorni, ma rimane la speranza che possano arrivare offerte d'acquisto, affinché “lo spirito Michou” possa perdurare, ha riferito il legale, David Brami. “È un trauma ma dopo tanti anni di difficoltà bisognava arrendersi all'evidenza”, ha dichiarato Catherine Catty-Jacquart, attuale amministratrice nonché nipote di Michou.

Soprannominato il “principe blu” di Montmartre, il fondatore scomparso nel gennaio 2020, all'età di 88 anni, era tra le personalità più amate e popolari delle notti parigine. Sempre vestito di blu da capo a piedi, occhiali compresi, Michou creò il cabaret ‘trasformista’, proponendo fin dal primo dopoguerra spettacoli con uomini travestiti da donne, molti anni prima dell'ondata delle drag queen. Dal 1956, il suo piccolo locale è sempre stato pieno, le Michettes in scena – truccatissime – divertivano i presenti ai tavoli con parodie a volte feroci dei personaggi del momento. Sempre "senza prendere in giro o essere volgari", aggiungeva Michou, che si è sempre definito “l'omosessuale più conosciuto della Francia”.


Sulle pendici di Montmartre

Arrivato a Parigi dal Nord del Paese a soli 17 anni, subito dopo la guerra, Catty cominciò a gestire il futuro ‘Chez Michou’ che era allora un semplice bar, al numero 80 della rue des Martyrs. ‘Chez Michou’, negli anni, ha rivaleggiato con gli altri luoghi simbolo del cabaret parigino dal Moulin-Rouge al Lido, al Crazy Horse. In rosso da tre anni, il locale nella zona di Pigalle ha scontato negli ultimi anni, secondo la nipote, “gli scioperi, le manifestazioni, e i problemi di parcheggio”, soprattutto per i pullman turistici, che hanno fatto crollare le prenotazioni.

Nel 2005, Michou ricevette l'onorificenza della Legion d'Onore, ma non perse mai di vista le sue origini semplici: ogni mese, invitava nel cabaret gli anziani del quartiere di Montmartre che non potevano permettersi il suo spettacolo. Per i suoi 80 anni, innaffiati da fiumi di champagne (ne beveva da solo, a suo dire, due bottiglie e mezza al giorno), Michou fu festeggiato da personalità come Jean-Paul Gaultier e Nana Mouskouri. Lì, annunciò anche l'uscita delle sue memorie (‘Il principe blu di Montmartre’) e le sue ultime volontà: essere sepolto in una bara blu e la fine dell'attività del suo cabaret dal giorno della sua morte: “Voglio che scompaia con me”, aveva detto.