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‘E tu chi sei?’, Isabella Giampaolo e la malattia silenziosa

La rappresentazione dell'Alzheimer nel monologo dell'attrice e performer ticinese, visto a Paradiso per la quarta tappa della tournée

Prossima data giovedì 20 giugno alle 20.15, Tertianum Turrita, Bellinzona
10 giugno 2024
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Poco dopo le sedici l’attrice compare sulla scena decorata in modo essenziale. È vestita di nero. Accanto a lei una testa bianca di uomo e ai suoi piedi una flotta di barchette di carta, anch’esse bianche. È scarna e astratta la scena del monologo ‘E tu chi sei?’ di e con Isabella Giampaolo che si è tenuto domenica 9 giugno presso la sala multiuso del Comune di Paradiso, quarto spettacolo della tournée organizzata dall’associazione Alzheimer Ticino in collaborazione con il Fondo familiari curanti. L’idea della tournée è nata in occasione dell’assemblea 2023 di Alzheimer Ticino, durante la quale si tenne la terza rappresentazione dello spettacolo nato da poco. E dal momento che destò molto interesse, le due condirettrici Silvia Tentori e Pamela Fassora, fresche di nomina, si attivarono per elaborare un progetto che portasse la pièce in giro per i vari centri anziani del cantone e raccogliesse le esperienze e le emozioni del pubblico creando dei momenti di scambio e discussione dopo ogni spettacolo.

Il monologo consiste nella rappresentazione della demenza attraverso le emozioni di chi la vive in modo indiretto: in questo caso una figlia che si confronta con la malattia del padre. Isabella Giampaolo lo fa ricreando una serie di scene di vita quotidiana in cui ogni volta si mostra una fase diversa della malattia. Ci immaginiamo dunque la protagonista al suo matrimonio, con il padre che mentre l’accompagna all’altare le chiede: dov’è che stiamo andando? Oppure assistiamo a una scena in cucina in cui il padre, sentendosi criticato, si arrabbia buttando a terra una tazzina. Oppure ancora viviamo l’angoscia della figlia, incolonnata nel traffico mentre, guardando le altre persone attorno a lei chiuse nelle singole storie dei propri abitacoli, pensa a suo padre come a un’auto nella quale non potrà più entrare. Le scene parlate sono inframmezzate da stacchi mimati con accompagnamento musicale che aggiungono pathos e spessore alla recitazione. Alla fine gli spettatori sono messi di fronte al quesito che i familiari dei malati si pongono ogni giorno, alla sottile differenza cioè tra “dimenticare” e “scordare”: se è vero che chi è affetto da Alzheimer “di-mentica” allontanando il vissuto dalla mente, allo stesso tempo però non “s-corda” (da cor in latino), poiché dal suo cuore l’amore non viene mai davvero allontanato: le emozioni non spariscono dunque mai.

Per dar vita a questo spettacolo, Isabella Giampaolo, attrice e performer ticinese che vanta una lunga esperienza nella danza e nella recitazione e che ha studiato teatro a Roma e in Canada e ha conseguito il Master all’Accademia Teatro Dimitri a Verscio, si è ispirata a una storia familiare, quella di una zia della madre affetta da demenza. Isabella era stata a trovarla in Sicilia subito dopo la pandemia e le era dispiaciuto vedere come, in pochi anni, la malattia l’avesse trasformata, impedendole di riconoscere perfino il figlio, che si occupava di lei ogni giorno. Questo incontro le ha piantato un semino in testa, che un anno dopo ha visto la nascita del progetto, frutto di mesi di studio e di ricerca sul campo tramite interviste ai familiari e la visita in un’unità abitativa protetta. Lo scopo di Isabella e di tutti coloro coinvolti nel progetto è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle malattie silenziose come l’Alzheimer, che arrivano in punta di piedi e creano tanta sofferenza non solo nei malati, ma anche nei familiari che si prendono cura di loro. A fine spettacolo Isabella aggiunge che il potere del teatro è quello di risvegliare emozioni e che ci serve per fare i conti con noi stessi guardandoci allo specchio, per davvero.

La prossima rappresentazione della pièce con entrata gratuita si terrà giovedì 20 giugno alle 20.15 presso il Tertianum Turrita a Bellinzona. Le altre date sono indicate sul sito di Alzheimer Ticino: www.alz.ch/ti.

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