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Le risate intelligenti di Serena Dandini

Nella duplice veste di spalla e capocompagnia, Dandini ha portato al Cinema Teatro di Chiasso uno spettacolo corale e graffiante

Serena Dandini
(Gianmarco Chieregato)
21 maggio 2024
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“Buonasera, benvenuti ad ‘Avanzi’!” Sono passati più di trent’anni da quelle sue trasmissioni ormai cult (ricordiamo anche ‘La TV delle ragazze’, ‘Parla con me’, ‘Pippo Chennedy Show’), ma l’entusiasmo di Serena Dandini sembra immutato.

‘Benvenuti a teatro’, esclama salutando il pubblico chiassese, accorso sabato sera in gran numero, pochissimi i posti rimasti vuoti, ed è un piacere rivederla spalancare ancora le braccia come un albatro per raccogliere i primi applausi. Personaggio davvero poliedrico, la Dandini: ha pubblicato una dozzina di libri, tra cui un’accurata biografia di Lee Miller Penrose (fotografa che ha documentato l’orrore dei campi di sterminio nazisti, entrando a Dachau al fianco delle truppe alleate), esperta di botanica (“Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini”); coraggiosa autrice e presentatrice televisiva (fu cacciata dalla Rai ai tempi del Berluska), ai nostri occhi è sempre apparsa soprattutto una formidabile talent scout: dalla sua bottega sono infatti uscite Luciana Littizzetto e Syusy Blady, Francesca Reggiani, Sabina Guzzanti e dulcis in fundo Paola Cortellesi. Tutte donne, così come interamente femminile è il cast di ‘Vieni avanti, cretina! Next’, spettacolo che da oltre un anno sta raccogliendo un clamoroso successo. Otto attrici-comiche-imitatrici perfettamente a loro agio e impeccabilmente sincronizzate con Serena, stavolta in veste di spalla/capo compagnia.

“Visto che per essere accettate dobbiamo sempre dimostrare qualcosa, essere super-woman, laureate eccellenti, geni – spiega nelle note di regia – con questo format teatrale vogliamo dire basta alla sindrome di Ginger Rogers che deve fare tutto quello che fa Fred Astaire, ma sui tacchi e camminando all’indietro: è arrivato il momento di rivendicare la nostra stupidera”. Se ironia e satira sono le cifre stilistiche che caratterizzano lo spettacolo (col titolo/omaggio al celebre tormentone dei Fratelli De Rege declinato però al femminile), non mancano graffianti stoccate sociopolitiche. “Sono donna, madre e lesbica”, proclama Annagaia Marchioro, riecheggiando e parafrasando lo slogan caro alla Meloni. “L’ho detto a mia mamma, che mi ha confortato: beh, meglio lesbica che vegana…” le fa eco Antonella Attili, la quale scherza ma non troppo sulla disillusione in cui è caduto lo schieramento ‘soi disant’ progressista.

Tra una risata e l’altra, si sottolinea come anche nella letteratura si nascondano ostacoli sulla via della ancora rincorsa parità tra uomo e donna: “Madame Bovary: già a pagina 5 capisci che è fottuta”, sottolinea Gioia Salvatori; Cristina Chinaglia ridicolizza il successo di “50 sfumature di grigio” prendendosela soprattutto con la protagonista femminile, Anastasia. È di Alessandra Faiella la feroce disamina degli standard imposti dalla pubblicità all'altra metà del cielo. Fioccano altre battute: “Sei mesi di casting per scegliere una badante e scoprire una colf brescioslovacca”; “Mi avete visto al cinema? Ero in fila D, posto 14”. Piovono applausi anche per Federica Cacciola, Laura Formenti (con la sua digressione sui tabù legati al sesso) e Germana Pasquero. Quest’ultima, ironizzando anzichennò, imita Franca Leosini – la sin troppo garbata conduttrice di ‘Storie maledette’, intervistando la stessa Dandini.

È l’apoteosi finale, con un pubblico ormai in pieno visibilio che, richiamando più volte sul palco le protagoniste, testimonia il suo compiacimento per una serata davvero divertente. Soprattutto, sono state risate intelligenti!