Premio del cinema svizzero: l'opera della regista georgiana Elene Naveriani vince anche per la sceneggiatura e il montaggio
‘Blackbird Blackbird Blackberry’ della regista georgiana Elene Naveriani si è aggiudicato il Premio del cinema svizzero Quartz 2024 nella categoria Miglior film. È il secondo lungometraggio di Naveriani, che ha già ricevuto numerosi premi europei e questa sera alla Halle 622 di Zurigo ha ritirato un Quartz anche nelle categorie Miglior sceneggiatura e Miglior montaggio. La regista georgiana si era già fatta un nome nel 2022, insignita del Prix de Soleure per ‘Wet Sand’, presentato in prima mondiale al Locarno Film Festival nel 2021.
‘Blackbird Blackbird Blackberry’ è ambientato in un piccolo villaggio georgiano dai valori tradizionali, dove Ethéro, una 48enne single, è titolare di un negozio di prodotti per la casa. La protagonista ama la sua libertà quanto le torte e sta pianificando una pensione tranquilla e confortevole lontano dai pettegolezzi. Ma una relazione passionale con il suo fattorino potrebbe far deragliare tutti i suoi piani.
‘Bisons’, del regista friburghese Pierre Monnard, si è aggiudicato tre riconoscimenti: quello per il miglior attore, andato a Karim Barras, quello per la miglior musica, a Nicolas Rabaeus, e infine quello per la miglior fotografia, a Joseph Areddy. Ambientato nelle montagne del Giura, il film racconta la storia di un giovane campione di lotta svizzera che viene attirato dal fratello in una serie di combattimenti clandestini per raccogliere fondi per salvare la fattoria di famiglia.
Il premio per la migliore attrice è andato a Ella Rumpf per ‘Le théorème de Marguerite’. L'attrice franco-svizzera aveva già ottenuto il César come migliore attrice esordiente lo scorso febbraio. Rumpf interpreta Marguerite, una studentessa alle prese con il fallimento della sua tesi di laurea. Abbandona tutto e diventa una venditrice di scarpe, prima di scoprire il suo talento per il gioco cinese del mahjong. Maud Wyler in ‘La voie royale’, del regista vallesano Frédéric Mermoud, ha vinto il premio per la migliore attrice non protagonista. La pellicola narra la storia di una giovane ragazza di provincia in una scuola di preparazione scientifica in Francia, che dà accesso agli istituti superiori. Wyler interpreta una delle insegnanti.
‘Die Anhörung’ di Lisa Gerig, già vincitore del Prix de Soleure 2024, è stato designato Miglior documentario: nella pellicola, quattro richiedenti asilo respinti rivivono la loro audizione durante la procedura. Il premio per il Miglior suono è andato a Xavier Lavorel, per ‘La Chimera’ di Alice Rohrwacher, coprodotto dalla ticinese Amka Films Productions di Savosa. ‘Armat’, della ginevrina Elodie Dermange, è stato scelto come miglior film d'animazione: è la storia di Elodie che cerca di scoprire di più sulle origini armene della sua famiglia. ‘La gravidité’, di Jela Hasler, ha ricevuto il Quartz come miglior cortometraggio.
Particolarità dell'edizione 2024 del premio è rappresentata dal compositore ginevrino Nicolas Rabaeus, che si è aggiudicato da solo ben tre nomination al Quartz per la migliore colonna sonora, portando a casa due premi per ‘Bisons’ di Monnard e ‘The Land Within’ di Fisnik Maxville. Lo scorso anno Rabaeus aveva vinto il Premio del Cinema Svizzero per la colonna sonora, in gran parte vocale, di ‘Foudre’ di Carmen Jaquier. La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha consegnato il Premio del cinema svizzero d'onore a Robert Boner, 75 anni, che ha prodotto oltre cinquanta film, tra cui ‘Les petites fugues’ di Yves Yersin e documentari di Richard Dindo e Jean-Stéphane Bron.