Spettacoli

Leonardo Lidi torna al Lac con ‘Zio Vanja’

Il 9 e 10 dicembre per la seconda tappa della trilogia dedicata a Čechov, spettacolo in finale alla 45esima edizione dei Premi Ubu per la Miglior regia

Lo spettacolo è uno degli appuntamenti del focus ‘La nuova regia’
(G. Pantaleo)
3 dicembre 2023
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La sua rilettura registica di ‘Zio Vanja’ è la seconda tappa di una trilogia dedicata ai grandi capolavori di Čechov, iniziata nel 2022 con ‘Il gabbiano’ e che si concluderà nel 2024 con ‘Il giardino dei ciliegi’. Leonardo Lidi torna al Lac sabato 9 dicembre alle 20.30 e il giorno successivo alle 18. Lo spettacolo è uno degli appuntamenti del focus ‘La nuova regia’.

Scritto e ambientato nel 1890, tra i capolavori assoluti del teatro cechoviano, ‘Zio Vanja’ è il lasciapassare per un'analisi senza compromessi sulle relazioni familiari e interpersonali dei protagonisti. Zio Vanja amministra la tenuta del professor Serebrjakov, dove vive con la madre e con Sonja, figlia di primo letto del professore. Zio e nipote vivono una vita di lavoro e di affetti silenziosi e rinuncia alle speranze segrete. Quando il professore arriva con la sua seconda moglie Elena, la vita di campagna viene turbata: emergono le frustrazioni di Elena, delusa dalla vanità presuntuosa del marito, ma decisa a non rispondere all’amore di Vanja e al corteggiamento del dottor Astrov, di cui è segretamente innamorata Sonja. All’amarezza delle illusioni si accompagna una riflessione di fondo sul senso della vita degli individui e sulle trasformazioni sociali, e anche sul rapporto fra uomo e natura. Quando Elena e il professore torneranno alla loro vita cittadina, ai più consapevoli Vanja, Sonja e Astrov, ecologista profetico, non resterà che tornare al silenzio operoso e rassegnato della loro solitudine.

Già regista di due produzioni LAC – ‘Lo zoo di vetro’ (2019) e ‘Fedra’ (2021) –, in dieci anni Leonardo Lidi ha saputo attirare l’attenzione di pubblico e critica. Non è un caso se il suo ‘Zio Vanja’ è tra gli spettacoli finalisti della 45esima edizione dei Premi Ubu nella categoria miglior regia.

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