SPETTACOLI

Jimmy Kimmel presenterà la 96esima edizione degli Oscar

La cerimonia si terrà il 10 marzo al Dolby Theatre di Hollywood

Per la quarta volta alla conduzione degli Oscar
(@Keystone)
16 novembre 2023
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Per il secondo anno consecutivo sarà Jimmy Kimmel a salire sul palco del Dolby Theatre per presentare la serata più importante di Hollywood, quella degli Oscar. Lo hanno annunciato ieri Bill Kramer e Janet Yang, rispettivamente amministratore delegato e presidente dell'Academy of Motion Picture. Il conduttore e produttore del popolare talk show serale - che va in onda proprio dal teatro di fronte al Dolby - è alla sua quarta edizione. Aveva presentato gli Oscar del 2017, rimasti negli annali per il famigerato scambio delle buste che attribuì la statuetta a miglior film a ‘LA LA Land’ invece che a ‘Moonlight’, e quelli del 2018, i primi dell'era del #MeToo. Nel 2023 è stato richiamato sul palco per riportare un po' di serenità dopo che l'edizione precedente venne funestata dallo schiaffo a centro palco di Will Smith a Chris Rock, che aveva fatto una battuta su sua moglie. "Ho sempre sognato di presentare gli Oscar esattamente quattro volte", ha scherzato Kimmel in una dichiarazione rilasciata dall'Academy e dall'emittente Abc, che trasmetterà la diretta il 10 marzo. I produttori esecutivi della 96esima edizione degli Oscar Raj Kapoor e Katy Mullan hanno esaltato Kimmel come "uno dei più grandi conduttori di tutti i tempi", elogiando la sua "perfetta miscela di umanità e umorismo". La serata del marzo scorso, anticipata dalla sfilata delle star su un tappeto color champagne (e non rosso), è filata liscia, forse priva di momenti memorabili, ma almeno senza inciampi. Tanto che sul finire della diretta il conduttore si è fatto seguire dalle telecamere nel dietro le quinte, si è avvicinato a un cartello che diceva: "Numero di edizioni degli Oscar senza incidenti" e ha sostituito lo "0" con un "1". Le buone recensioni e i quasi 20 milioni di telespettatori (un 8% in più rispetto al 2022) devono aver convinto gli organizzatori a confermare il presentatore, in un anno in cui Hollywood ha molto bisogno di celebrarsi, dopo sei mesi di paralisi dovuti allo sciopero degli sceneggiatori e degli attori.