Il trombone di Ray Anderson, da solo e in trio
Martedì 5 settembre alle 21, il concerto del trombonista statunitense, a Besso anche con il pianista Giulio Granati e l'altro trombonista Danilo Moccia
Un primo set da solo, e un secondo accompagnato da due musicisti di casa nostra, il pianista di origini romane Giulio Granati e il trombonista ticinese Danilo Moccia. Si presenta così Ray Anderson per il concerto di martedì 5 settembre alle 21 a Jazz in Bess (è consigliata la riservazione, per sms allo 079 337 00 59 oppure per e-mail a prenotazioni@jazzinbess.ch).
Nato a Chicago nel 1952, in una famiglia ‘musicale’, la passione per il dixieland ha spinto Ray Anderson verso il trombone. Attivo dapprima in California in vari gruppi di jazz, funk e R&B per poi raggiungere New York nei primi anni 70, la Grande Mela lo ha visto suonare con avanguardisti quali Anthony Braxton e Barry Altschul ma anche nel gruppo funk degli Slickaphonics.
Grazie alla sua iniziativa sono nati anche il trio BassDrumBone, con Gerry Hemingway e Mark Helias, l’ensemble Wishbone, l’Alligatory Band, la Bonified Big Band e la Pocket Brass Band. Musicista richiestissimo, Anderson è stato sideman in piccole e grandi formazioni, tra cui anche la Concert Jazz Band di George Gruntz. È oggi considerato uno dei più originali specialisti in attività del suo strumento.
