Promessa ticinese del freestyle, la ventenne si esibirà al Parco Ciani lunedì 17 luglio, aprendo il concerto dei Coma Cose
La musica va e viene facendo giri enormi, voli pindarici, spesso sorprendendoci in maniera curiosa. Anche nel Canton Ticino. È il caso di un’intervista di un gruppo romano ad aprile, Lovegang126 su Rolling Stone, dove in una conversazione con Stefano di Trapani viene citata un’artista di casa nostra: «… Poi Ele A, una ragazza svizzera: i beat spaccano».
Parto con la ricerca arrivando a singoli sparsi sui maggiori portali musicali, Mikado, Globo e Uno9999. Li ascolto ed è uno strano tuffo nel passato rimanendo nuova e fresca, da quella che sembra a tutti gli effetti un’esordiente. Accortomi in colpevole ritardo della sua presenza lo scorso anno al Busker Festival ho atteso l’uscita del suo ep Globo, sei tracce pubblicate questa primavera e prodotte da Disse che ha generato una vera e propria boccata di aria fresca sulla scena musicale.
In queste settimane sembra che nel nostro cantone il rap sia lo stile giusto per le persone giuste. Dopo gli arrivi e i successi di Lazza con ‘Drillionaire’ a Bellinzona, Salmo a Lugano e Mattak ad aprire il concerto di Madame al Lac, sarà Ele A ad esibirsi al Parco Ciani all’interno del Festival LongLake prima dei Coma Cose (al Boschetto, lunedì 17 luglio). Tra Mattak ed Ele A, entrambi ticinesi, c’è un legame, tanto che il rapper di Comano, fresco del suo ultimo album ‘Over’ fu uno dei primi al quale arrivò qualche segnale artistico da parte della seconda, ai tempi dei primi esperimenti online. Ele A, classe 2002, inizia infatti a pubblicare i propri freestyle su YouTube e solo dopo qualche tempo prepara l’uscita di ‘Zerodue Demo’, cd stampato da lei stessa.
Il nome e i brani iniziano a girare e in poco tempo diversi attori della scena hip-hop della vicina Italia si accorgono di lei. Nemo propheta in patria? Non si direbbe, visto che un proprio seguito sembra averlo anche in Ticino. Il territorio di casa si rivela tramite i suoi brani e le loro particolarità risaltano all’orecchio. Chiacchierando con lei ci si confronta sulla bontà della scena hip-hop locale, sulla presenza di un pubblico molto attento e selettivo, ma anche maggiormente eterogeneo rispetto al mondo del rap, ormai da anni sdoganato.
L’attitudine classica di Ele A esce anche nelle sue scelte, come la stampa fisica del suo primo cd, la ristampa di ‘Globo’ su lp dopo una prima uscita in edizione speciale e le riflessioni sui negozi di dischi come luoghi di incontro e di cultura. Oltre a Tondo Music a Maroggia, sembra stiano ritrovando spazio anche a Lugano con l’apertura di Dadix Vinyl, con buona soddisfazione.
A livello di ascolti Ele macina soprattutto playlist tematiche, anche se le si chiede qualche nome cita Varnish la Piscine, musicista e regista ginevrino, ma anche Mina e Piero Piccioni, rivelando un’apertura stilistica che ci immaginiamo forgiata tra uno scaffale e l’altro scartabellando vinili. Cresciuta in fretta, passa in poco tempo dalle rime in libertà alla foce e nei bar del quartiere ad esperienze più probanti come il Buskers di Lugano e lo Sziget Festival di Budapest nel 2022. Questa primavera ha già passato il Gottardo per esibirsi allo Stolze Openair di Zurigo e si esibirà per 16 date complessive, terminando il suo giro allo Spring Attitude di Roma.
Il prossimo lunedì sarà la classica outsider. Modestamente crede che la gente sarà al LongLake principalmente per i Coma Cose, noi pensiamo invece che molto del suo pubblico sarà presente per sostenere proprio lei e saggiarne le capacità dal vivo, su un palco di tutto rispetto anche a casa sua. Nessuna consacrazione ancora, i giusti passi per una storia artistica che è ancora agli inizi, ma è solo questione di tempo, con le radio che anche in loco iniziano a passarne i brani e un obiettivo ben definito per il suo futuro in Ticino.
Quale? Presto detto: uno Studio Foce gremito, un banchetto con i dischi e il suo pubblico sotto al palco. Ci vorrà ancora del tempo, ma quel giorno crediamo possa arrivare. Del resto gli ultimi spettacoli ai quali abbiamo assistito in questo senso dimostrano l’esistenza di un pubblico che va dai sedici ai cinquant’anni, ma anche oltre questa fascia: l’orecchiabilità dei suoi brani raccoglie parecchi consensi. È lei la prima a saperlo, la nonna e le amiche infatti ritagliano ancora gli articoli che la riguardano e, citando la sua Oro: «Abbiamo lo slang che non riesci a captare, Il Civico per noi significa l’ospedale e il nonno dice ancora ti telefono sul Natel».
La base storica c’è, il futuro sembra roseo, non vi perdete quindi la sua esibizione al LongLake Festival: si inizia alle 20.40, lunedì 17 luglio, con Ele A e a seguire i Coma Cose.
California (aka Francesca Mesiano) e Fausto ‘Lama’ Zanardelli sono i Coma Cose