Il ricordo

Marie-Pierre Duhamel, quando il cinema piange

Infaticabile promotrice, si è spenta a 70 anni. Aveva lavorato per il Locarno Film Festival, per i festival di Roma e Venezia; fu a capo di Cinéma du Réel

1952-2023
(Linkedin)
20 giugno 2023
|

I siti informati non parlano di lei, della sua dipartita, e neppure i siti di cinema sono stati lesti, non è certo un Tom Cruise che presenta il suo nuovo ‘Mission: Impossible’. Lei che al Cinema ha dato di più di Cruise se n'è andata in silenzio, dopo una malattia impossibile da vincere. Il suo nome, Marie-Pierre Duhamel, è conosciuto a Locarno, al Festival, da chi l’aveva scoperta un po’ di anni fa, quando aveva lavorato per la programmazione del Festival e poi, più tardi, quando aveva partecipato alla commissione di selezione dei festival del cinema di Venezia e di Roma (2005-2014).

Infaticabile promotrice di cinema, Duhamel è stata a capo del Festival Cinéma du Réel (2004 -2008), dove ha curato sia le sezioni in gara sia le retrospettive; ha insegnato in numerose scuole di cinema e di arte, tra cui La Fémis, a Parigi, l’Università Pompeu Fabra di Barcellona, l’Università degli Studi di Milano. È stata consultant in editing per la Beijing Film Academy (Pechino, Cina), membro del comitato per le pubblicazioni di arte e cinema del Centre National des Lettres francese. Che brutta parola “era”, dà il senso di un passato irrecuperabile, quel nostro incontrarsi casualmente ai festival e quell’ovvio chiedersi come va? E ora la mente corre all’ultimo Festival di Cannes e al non averla incontrata, lei sempre di corsa a tutto presente in un giocoso appartenere alla vita. Poi d’improvviso, oggi, il messaggio di Marco Müller su Facebook, che commenta una foto di lei giovane, costringendo al lontano ricordo: “Ti penso così – scrive – (non posso pensare che tu non ci sia più) con il tuo sguardo sorridente di ragazzina, che hai mantenuto pur nelle sofferenze della malattia. Sei stata coerente e fedele fino all’ultimo alle tue scelte di vita – una vita di passione, di ricerca, di lotte personali e collettive. Ti amo, sarai sempre con me”. Si erano sposati in Cina, in quella Cina che entrambi amavano, e lui ricorda: “Rimediammo un pessimo champagne sovietico e festeggiammo clandestinamente in casa di un amico”. Poi le cose cambiarono, ma non si possono cancellare i ricordi, quello che è stato, quello che si è vissuto insieme.

Ho pianto leggendo le tue parole, Marco, e ripensando a lei, alla sua serietà professionale, al suo saper sorridere sempre nonostante tutto. E dico: manchi a chi ama ancora il cinema, oggi manchi a quella tribù che siamo noi che andiamo ai festival. E ti rivedo a Locarno tanti anni fa e il mondo e la vita ci sembravano enormi, lontani da finire. E ora tutto vorrebbe chiudersi in due date: 28 novembre 1952 e 20 giugno 2023, ma non bastano a dire di te che hai riempito questo mondo di immagini da non dimenticare. Grazie Marie-Pierre.