Spettacoli

È il LongLake Festival, è Lugano che si diverte

Musica, teatro, incontri, busker, dal 7 al 23 luglio. Presentata la 13esima edizione, al via con Estival Jazz, ‘gioiello di famiglia’.

Luoghi e nomi (alcuni) dell’estate luganese
(Ti-Press)
6 giugno 2023
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«Chi era già nato nel giugno 1979?». Non sono molte le mani alzate nella sala del Consiglio comunale. Jacky Marti il comunicatore si prende la scena: «Il 6 giugno del 1979 ero in questa sala. C’erano Eugenio Foglia, Demetrio Poggioli, Ferruccio Pelli, Andreas Wyden, che quest’anno è sceso dal battello ma ci è rimasto vicino con l’amicizia e la consulenza». Quarantaquattro anni fa esatti (ieri) veniva presentato il primo Estival Jazz: due serate con – tra gli altri – Dexter Gordon, Joe Henderson, Woody Shaw, Franco Ambrosetti. «I soldi venivano dalle feste del lago, 4-5mila franchi dalle inserzioni del programma stampato; 5mila ce li misi di tasca mia, invece di comprarmi lo scooter. E un paio di donatori privati». L’anno dopo sarebbe arrivato Chet Baker; da due, col tempo, le sere di Estival sarebbero diventate tre, fino ad arrivare a dieci con le invernali Estival Nights.

Après nous...

Due anni fa, dopo l’addio del main sponsor e l’arrivo del Covid, Marti e Wyden hanno dovuto scegliere: «Potevamo dire le parole di Madame Pompadour, “Après nous, le déluge”; con Andreas ci siamo detti che la manifestazione non era solo nostra, ma della città. E Lugano ci ha accolti a braccia aperte, capendo che Estival è il gioiello di famiglia».

Ed è con il gioiello di famiglia che si apre ufficialmente il Lugano LongLake Festival, il 7 e 8 luglio in Piazza della Riforma. L’open air urbano tra i più grandi della Svizzera, giunto alla sua 13esima edizione, è stato presentato nei dettagli e fino al 23 luglio animerà la città con arti varie, cominciando dal jazz. Mister Estival confida nel ritorno della sua creatura ai fasti d’un tempo. Di Estival si sente il padre ed è felice di avere trovato un padre adottivo: «Costruire un brand richiede decenni, demolirlo è un attimo», dice. Guardando al futuro, «sono sicuro che due giorni di telefonate di un municipale raccolgano più fondi di quanti ne abbiamo raccolti noi in quarant’anni». I nomi sono già noti dallo scorso 19 aprile: di venerdì 7 luglio, Ben Harper, Mark Lettieri, Judith Hill e Beppe Donadio (quello della Regione); di sabato 8, Stanley Clarke, Gilberto Gil e Seun Kuti, figlio di Fela.


Keystone
Jacky Marti

Music

«Ci sono posti in cui la gente passa le serate in casa. Noi abbiamo un concetto tradizionale del divertimento». La frase appartiene a Roberto Badaracco, vicesindaco e capodicastero Cultura sport ed eventi, pronunciata nel riassumere le modalità di svago locali: «Lo scopo primario è mostrare Lugano come città viva e vivibile, con tanti luoghi pubblici di cui riappropriarsi». Costi permettendo. «La situazione finanziaria della Città non è rosea, ci invitano a toccare settori ritenuti ‘superficiali’ come cultura e sport, che invece sono fondamentali per la popolazione, perché creano qualità di vita».

Il sunto di un programma «molto fitto» (eufemismo), suddiviso in Music, Words, Family e Street, viene da Claudio Chiapparino, direttore Divisione eventi e congressi; di musica parla Filippo Corbella: «Lo scopo di un festival è quello di promuovere turismo e cultura, ma anche creare senso di comunità, per celebrare quello che la città ha da offrire. E Lugano, in questi termini, ha tanto da offrire». Il programmatore musicale della Divisione eventi e congressi parte dai due grandi eventi di apertura del Lac en plein air 2023 (che continuerà sino al 29.7): martedì 11 luglio in piazza Luini, Salmo; mercoledì 12, nella stessa piazza, Madame con il ticinese Mattak in apertura.

Il programma musicale del LongLake, spiega Corbella, «è nato da un passo che si è deciso di fare: unificare alcuni marchi come Roam e Quairmesse, i cui programmi sono stati uniti in modo funzionale a quello del LongLake». La proposta complessiva racchiude cinquanta tra festival, concerti, matinée. Al Boschetto Parco Ciani, dal 14 al 17 luglio, quattro serate di musica e concerti a pagamento, gli unici del LongLake Festival: The Hunna, con i ticinesi Bumblebees in apertura e Black Sea Dahu, il nuovo progetto della songwriter svizzera Janine Cathrein (14.7); gli storici tedeschi The Notwist, gli svizzeri Puts Marie, la caraibica Samora e Fejkà (15.7); il romano Carl Brave, aperto dal siciliano Giuse The Lizia (16.7); i Coma_Cose e la giovane luganese Ele A in apertura (17.7).

Tra il Boschetto e i palchi di Rivetta Tell e Punta Foce, inclusi quelli già citati, si esibiranno 8 artisti elvetici selezionati attraverso la piattaforma mx3 e altri 12 scelti dagli organizzatori.

Street

Quindici giorni, 150 set gratuiti in 12 location, tra palchi veri e propri e set creati negli scorci della città. Tema dell’edizione 2023 di Lugano Buskers è ‘Moltobene!’, «come la moltitudine di generi, identità artistiche, diversità, atmosfere», dice Ilenia Ricci. «Busker è appartenenza, curiosità, è la proposta che a volte non ti piace e altre volte ti cambia la vita», dice Damiano Merzari, specificando che la scelta artistica esula dai ‘nomoni’: «Invitiamo qualcuno che potrebbe essere nostro amico. Le nostre non sono richieste d’ingaggio, ma inviti. Mettiamo in chiaro che abbiamo poche possibilità tecniche, non perché non potremmo ottenerne, ma perché privilegiamo l’arte». Allo stesso modo, «l’hotel è uguale per tutti e non esiste backstage». I curatori fanno i nomi di Pufuleti, Degurutieni, Auroro Borealo, Arp Frique, e i ticinesi Scopamare a chiudere.

Sempre nella sezione ‘Street’, sottocategoria ‘Ballo’, tre giorni con Alma Latina e Swing, Boogie e Lindy Hop (7 e 8.7); Milonga il 16.7 con i ballerini della Casa del Tango. In ambito di Urban art, due le proposte artistiche in cantiere: ‘La Grande Pagina Bianca’, ideata da Ivan Tresoldi, happening di arte e poesia aperto a tutti (8.7), e ‘Installation Rope 110 Meters’ di Alex Dorici, installazione semipermanente realizzata con cordame navale, che apparirà lungo la superficie della facciata del Castello di Manovra della cittadina Caserma dei Pompieri. A completare la sezione, mercatini sul lungolago e al Parco Ciani, e street food.

Words

Tradotto è ‘Parole’, quelle contenute negli spettacoli teatrali, in reading, laboratori e stand up comedy. La sezione ‘Words’ tratta di musicoterapia e autismo con Francesca Borghi (10.7); di calcio con Giacomo Moccetti, che presenta il suo libro su Enzo Bearzot, ‘Giocare come Dio comanda’, in dialogo con Alberto Cerruti (12.7); di intelligenza artificiale con Rocco Tanica, che porta a Lugano ‘Non siamo mai stati sulla terra’, il primo libro scritto da un essere umano insieme all’Ai (13.7). In ambiti teatrali, si segnala il ritorno di Moni Ovadia, il 13 luglio al Teatro Foce con lo spettacolo ‘Laudato si’’.

Per il ‘malloppo’ di cui è composto il programma – compresa la sezione Family per bimbi e famiglie, e la LongLake Experience targata Lugano Marittima, Park&Read (Parco Ciani) e Lugano Scintilla (spazio d’incontro creativo intergenerazionale) – si rimanda a www.longlake.ch. RED


Keystone
E quindi uscimmo a riascoltar le stelle (in Piazza della Riforma)