Aveva 59 anni e soffriva di cancro al pancreas. Membro della band quasi ininterrottamente dall'esordio allo scioglimento, ha partecipato a tutti gli album
Andy Rourke, bassista degli Smiths i cui ritmi martellanti hanno sottolineato alcuni degli album più influenti della storia della musica britannica, è morto per un cancro al pancreas. Aveva 59 anni. Ad annunciarlo Johnny Marr, chitarrista della stessa band negli anni Ottanta e suo amico d'infanzia. "Andy sarà ricordato come un'anima gentile e bella da coloro che lo hanno conosciuto e come un musicista estremamente dotato dagli appassionati di musica".
Gli Smiths sono una delle band che hanno maggiormente influenzato la storia della musica inglese e non solo. Johnny Marr e Morrissey hanno realizzato brani di grandissimo spessore, il primo dal punto di vista musicale, il secondo per i testi elaborati. Andy Rourke al basso e Mike Joyce alla batteria, che formavano gli Smiths, in soli 5 anni hanno gettato le basi per moltissimi generi: l'indie, pop e rock in primis. Ci sono tantissimi gruppi musicali che senza gli Smiths non sarebbero mai nati o che comunque devono molto a questa band che li ha influenzati in positivo.
Rourke ha suonato e inciso le canzoni più famose degli Smiths, tra cui This Charming Man e There Is a Light That Never Goes Out, così come singoli solisti per il cantante Morrissey dopo lo scioglimento del gruppo nel 1987. Il bassista si è esibito in tutti e quattro gli album in studio degli Smiths: The Smiths, Meat Is Murder, The Queen Is Dead e Strangeways, Here We Come. Rourke e Marr si sono conosciuti a scuola nella città inglese di Manchester, nel 1975, e sono diventati migliori amici. Rourke era nato a Manchester ed era entrato negli Smiths poco dopo che Marr e Morrissey avevano dato vita alla nuova band.
"Non morirà mai finché la sua musica verrà ascoltata", ha scritto Morrisey sul suo sito Morrissey Central. "Non ha mai conosciuto il proprio potere, e nulla di ciò che suonava era stato suonato da qualcun altro", ha aggiunto. Joyce ha twittato: "Non solo il bassista più talentuoso con cui abbia mai avuto il privilegio di suonare, ma anche il ragazzo più dolce e divertente".
Durante gli anni 90 ha suonato negli album di diversi artisti come Sinéad O'Connor, The Pretenders, Ian Brown, D.A.R.K. e anche in Bona Drag, una compilation che raccoglieva materiale inedito del primo Morrissey. Nel 2010 aveva formato i Freebass, trio di bassisti formato con Mani degli Stone Roses e Peter Hook dei New Order.
Lo scorso autunno Rourke era riuscito, dopo 35 anni, a tornare in studio con Johnny Marr per Strong Forever, il nuovo brano dei Blitz Vega, gruppo formato dallo stesso Rourke con Kav Blaggers, chitarrista degli Happy Mondays.
Dopo la notizia della sua morte in molti sui social stanno rendendo omaggio a Rourke, condividendo alcune delle canzoni degli Smiths in cui si sente la linea di basso. Su tutte svetta Barbarism Begins at Home da Meat Is Murder del 1985. Le linee di basso di Rourke in canzoni come This Charming Man, The Headmaster Ritual e The Queen Is Dead hanno definito una nuova era di maestria del basso, acclamata dai contemporanei. "Un vero e proprio pezzo unico, un bassista raro il cui suono si riconosce subito", ha detto Mat Osman, bassista dei Sued.