Giovedì 26 gennaio, grande musica con la cantante israeliana. Sabato 28 e domenica 29 gennaio, il ‘one woman show’ dell’artista siciliana
Ferma sostenitrice della pace, Noa ha portato il suo messaggio sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, come Carnegie Hall, Lincoln Center, la Casa Bianca e più volte in Vaticano, collaborando con artisti del calibro di Stevie Wonder, Sting, Andrea Bocelli e molti altri, oltre che con Pat Metheny e Quincy Jones. Figura che ben si sposa con il Giorno della Memoria, l’artista israeliana torna a esibirsi al Lac: l’appuntamento è per giovedì 26 gennaio alle 20.
Di origine yemenita, formatasi negli Stati Uniti per tornare poi in Israele all’età di 17 anni, Noa – pseudonimo di Achinoam Nini – è capace di fondere jazz, rock e musica classica. Il suo concerto luganese sarà introdotto in videocollegamento da Edith Bruck, scrittrice, autrice di numerosi best seller, reduce dell’Olocausto, che ha dedicato gran parte della sua vita a divulgare la terribile esperienza della deportazione per mantenerne viva la memoria. Nel 2021, Bruck è stata insignita del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana (la serata è organizzata in collaborazione con Asi – Ticino e sostenuta dal Dipartimento delle istituzioni, Fondazione Henry Krenter e Union Bancaire Privée - Ubp).
Doppio appuntamento, invece, con Teresa Mannino. Sabato 28 gennaio alle 20.30, con replica domenica 29 alle 18, l’artista siciliana è la protagonista de ‘Il giaguaro mi guarda storto’, one woman show del quale è anche regista. Di questo ironico ma impietoso ritratto della nostra società, Mannino dice: "Dai racconti d’infanzia alla difficile relazione che abbiamo con l’attesa, dalla perplessità nei confronti degli animali umani alla stima per le formiche, il filo conduttore dello spettacolo è il desiderio, lo stupore vitale che accende sogni, infuoca cuori e libera movimento" (lo spettacolo è in collaborazione con My Nina Spettacoli).
Giuseppe La Spada
Teresa Mannino