I costi lievitati, l’esodo della troupe, i 120milioni spesi di tasca propria dal regista. Andò così anche per ‘Apocalypse now’, che poi vinse due Oscar
La scenografa e l’art director hanno appena lasciato il set di Atlanta, in Georgia, nuova mecca delle produzioni hollywoodiane; a dicembre, il regista aveva licenziato l’intera squadra degli effetti speciali. E le riprese sono solo a metà. Megalopolis è il progetto che Coppola ha tenuto nel cassetto per decenni, un kolossal di fantascienza che pare scivolato nel caos. Il film racconta la storia di un architetto che vuole ricostruire New York City come città utopica, dopo un disastro che l’ha rasa al suolo. Il cast è di prim’ordine e vede coinvolti, tra gli altri, Adam Driver, Forest Whitaker, Laurence Fishburne, Jon Voight, Talia Shire, Shia LaBeouf e Dustin Hoffman.
Nell’autunno del 2021, il regista aveva deciso di avviare la produzione investendo 120 milioni di dollari di tasca propria, per la maggior parte ricavati dalla sua casa vinicola nel Nord della California. Ma il budget non ha fatto che lievitare e ora – dopo 80-90 giorni di riprese – non è chiaro se il film potrà andare avanti o meno. È l’Hollywood reporter a sollevare il dubbio. L’idea iniziale era quella di ricostruire le scene con una nuova tecnologia usata in ‘Mandalorian’, la prima serie televisiva live action ambientata nell’universo di Guerre stellari. Presto, però, il regista ha dovuto rivedere al ribasso le sue aspettative e passare a tecniche meno onerose.
Coppola non ha mai girato un film interamente basato sugli effetti speciali, e sembra non trovare sintonia con chi ha scelto per occuparsene. Come aveva già fatto per ‘Dracula’ 30 anni fa, il 9 dicembre scorso ha licenziato in tronco l’intero reparto. A guidarlo c’era Mark Russell, veterano del settore, conosciuto per gli effetti speciali di altri film ambientati nella Grande Mela come ‘Sognando a New York’ (2021) e ‘Il lupo di Wall street’ (2013). Ora ha abbandonato la scenografa Beth Mickle (‘Drive’, 2011, ‘Guardiani della Galassia’, 2023) e l’art director David Scott (‘Astra’, 2019 e ‘Tron Legacy’, 2010).
Non è la prima volta che Coppola guida un progetto così travagliato. Licenziamenti, ritardi e tensioni furono all’ordine del giorno anche in ‘Apocalypse Now’, produzione eterna ed estenuante che ebbe un corrispettivo con i contenuti del film. Nonostante questo, il film, uscito nel 1979, vinse due Oscar e oggi è un classico. ANSA/RED