Dopo le accuse di razzismo e di molestie agli organizzatori, tornano i premi a film e serie Tv che anticipano gli Oscar
I Golden Globes riformati tornano dopo lo scandalo martedì notte sulla Nbc: torna la diretta tv, torna il tappeto rosso, tornano molte star decise a dare alla Hollywood Foreign Press Association una seconda chance dopo che nel 2020, alla vigilia della 78esima edizione, la stampa estera di Hollywood che li attribuisce era stata accusata sul ‘Los Angeles Times’ di essere una casta razzista, facilmente influenzabile dai dollari delle major.
Decine di divi parteciperanno alla serata, considerata fino a due anni fa un’anticipazione più spregiudicata e divertente della notte degli Oscar, non solo candidati come Michelle Williams e Judd Hirsch di "The Fabelmans" che hanno dato atto alla Hfpa di aver fatto sforzi sinceri di riforma. Star di serie ‘A’ hanno accettato di essere tra i presentatori: dal regista Quentin Tarantino, alla star di ‘Blonde’ Ana de Armas e Jamie Lee Curtis di ‘Everything Everywhere All at Once’, entrambe candidate a un premio per la recitazione. E poi Billy Porter di ‘Pose’, Natasha Lyonne, Nicole Byer, Niecy Nash e Tracy Morgan. Eddie Murphy riceverà un premio alla carriera, mentre Chloe Flower, la pianista che di recente ha suonato al Kennedy Center, lancerà un brano composto per l’occasione, ‘Golden Hour’.
I Globes restano però sorvegliati speciali. La Nbc ha rinnovato il contratto per la diretta, ma solo per un anno. Snobberà la serata Brendan Fraser, candidato per ‘The Whale’ e che nel 2018 ha rivelato di esser stato molestato da Philip Berk, l’ex presidente della Hfpa espulso due anni dopo per aver definito Black Lives Matter un movimento razzista. Assente anche Tom Cruise, snobbato alle nomination per ‘Maverick’ dopo aver restituito l’anno scorso i suoi tre Golden Globe per protesta.
L’80esima edizione sarà presentata dal comico Jerrod Carmichael. La black comedy irlandese ‘Gli spiriti dell’isola (Banshees of Inisherin)’ arriva in testa con otto nomination tra cui per la regia (Martin McDonagh), i migliori attori (Colin Farrell protagonista, Brendan Gleeson e Barry Keoghan non protagonisti) e per la migliore commedia o musical. Ha conquistato sei candidature ‘Everything Everywhere All at Once’, seguito dal dramma sulla Hollywood dell’epoca d’oro ‘Babylon’ con cinque chance ai ‘Globi d’Oro’ (uno per Brad Pitt) alla pari con l’autobiografico ‘The Fabelmans’ di Steven Spielberg, candidato anche per la colonna sonora del novantenne compositore di Hollywood John Williams. Snobbate invece le donne registe: quest’anno la categoria è interamente maschile.
I dieci film migliori dell’anno, secondo i giornalisti internazionali che decidono i Golden Globes, sono risultati ‘Avatar: The Way of Water’, ‘Elvis’, ‘The Fabelmans’, ‘Tar’ e ‘Top Gun: Maverick’ per la categoria drammatica, mentre ‘Babylon’, ‘Gli spiriti dell’isola’, ‘Everything Everywhere All at Once’, ‘Triangle of Sadness’ e ‘Glass Onion’ sono in corsa per la commedia. L’Hfpa assegna anche premi per la tv: grande attesa per la versione siciliana di ‘White Lotus’ girato a Taormina (in cinquina tra le miniserie) e, tra le serie drammatiche, ‘Better Call Saul’, ‘Ozark’, ‘House of the Dragons’, ‘Severance’ e ‘The Crown’.