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È morto Ruggero Deodato, regista di ‘Cannibal Holocaust’

L’autore di culto del cinema d’orrore aveva 83 anni. Fra i lavori diretti anche la serie ‘I ragazzi del muretto’

Deodato a Cannes, nel 2008
(Wikipedia)
29 dicembre 2022
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Addio a Ruggero Deodato, autore di cult dell’orrore come l’iconico ‘Cannibal Holocaust’, controverso film considerato all’epoca il più agghiacciante della storia e ‘La casa sperduta nel parco’. Il regista aveva 83 anni ed è deceduto il 29 dicembre, a Roma. La notizia è stata data su Facebook da Sergio Martino, un altro protagonista di quella indimenticabile stagione. “Con Deodato – ha scritto – ho diviso una stagione bellissima di cinema. Abbiamo iniziato insieme un percorso parallelo che in questi anni di rivalutazione del nostro cinema, ci ha ‘goliardicamente’ portato in giro per il mondo insieme”.

‘Monsieur Cannibal’

Seguendo le orme dei grandi maestri del passato come Roberto Rossellini e Sergio Corbucci, Deodato è salito alla ribalta anche con ‘I ragazzi del muretto’, serie tv cult degli anni Novanta, ma soprattutto con la pellicola ‘Cannibal Holocaust’. Quest’ultima, uscita nel 1980, era caratterizzata da scene crude e violente con reali uccisioni di animali che costarono al regista ben quattro mesi di carcere con la condizionale. Così conquistò nel corso della sua carriera anche l’appellativo di Monsieur Cannibal. La sua regia ha influenzato registi come Quentin Tarantino, Oliver Stone e Eli Roth. Del cineasta si ricordano molti film, da ‘Gungala la pantera nuda’ a ‘Ultimo mondo cannibale’ e ancora ‘I predatori di Atlantide’, ma anche ‘Inferno in diretta’.

Originario di Potenza, dove era nato il 7 maggio 1939, Deodato ha fatto il suo ingresso nel cinema italiano come comparsa, divenendo poi regista e sceneggiatore. Fu Roberto Rossellini a dargli la prima opportunità: con lui lavorò come aiuto regista per diversi film come ‘Il generale della Rovere’ e ‘Viva l’Italia’. Deodato ha lavorato anche con Sergio Corbucci (aiuto regista per ‘Gli onorevoli’, del 1963, ‘Django’, del 1966), Riccardo Freda, ma soprattutto con Antonio Margheriti.

Congiuntamente alla carriera cinematografica ha lavorato tanto anche per la televisione, dirigendo alcune serie televisive e spot pubblicitari. Negli anni Novanta è tornato proprio alla televisione per dirigere alcune fiction, tra cui ‘I Ragazzi del Muretto’ e, con Bud Spencer, ‘Noi siamo angeli’ e ‘Padre Speranza’. Nel 2016 Deodato ha presentato, in anteprima mondiale, al Lucca Film Festival il film ‘Ballad in Blood’. Due anni dopo, nel 2018, ha rilasciato, sotto forma di storia illustrata (con i disegni di Miguel Ángel Martín) il soggetto del sequel mai realizzato di ‘Cannibal Holocaust’. ANSA