Un album raccoglie tutti i singoli pubblicati da ‘Arcade Tales’ all’ultimo ‘Rumors’. Sabato 17 dicembre, allo Studio Foce di Lugano, il concerto
Sarà in tutti gli store digitali da sabato prossimo. Il vinile arriverà, ma non subito; verso i primi mesi dell’anno nuovo. Sarà l’unico supporto fisico. Si chiamerà ‘Hotlanta’, proprio come la band, e raccoglierà tutte le uscite da ‘Arcade Tales’ (aprile 2020) a ‘Rumors’, singolo che accompagna l’uscita del lavoro completo, da presentarsi sempre il prossimo 17 dicembre allo Studio Foce di Lugano (ore 21.30).
In origine erano Rocco Lombardi (batteria) e Matteo ‘Tedd’ Bertini (voce), e ancora lo sono. Ai padri fondatori di Hotlanta – entità musicale nata durante il famigerato lockdown, dal suono rigorosamente e credibilmente statunitense – si sono uniti di canzone in canzone strumentisti di prim’ordine, fino al nucleo che sarà sul palco sabato: Mattia ‘Mad Mantello’ (chitarre), Matteo Ballabio (tastiere) e Francesco ‘Cec’ Rezzonico (basso). Per non lasciare indietro nessuno, ospiti al Foce saranno Luca Princiotta alla chitarra e Marco Nevano al sassofono, due presenze costanti nella vita della formazione ticinese. «Siamo felici di avere chiuso questo primo ciclo di brani, ci è voluto del tempo, le vicissitudini sono state tante. Le basi per fare nuova musica il prossimo anno ci sono tutte» dice Lombardi, il primo dei due fondatori, chiamati entrambi a presentare il concerto.
Il tema dura dodici secondi netti, è chiuso da un basso in ottavi ed è tanto bello che ‘Rumors’ poteva pure finire lì. Si scherza. È un complimento al groove e ai fiati arrangiati da Marco Nevano, parte di un singolo che dal vivo dovrebbe aprire a solismi e tanta libertà. L’ultimo degli ‘Hotlanta’ arriva in gran parte da Matteo ‘Tedd’ Bertini. «Il grosso, testo e musica», continua Lombardi. «Come sempre, lo abbiamo arrangiato insieme e poi spedito a Marco Nevano per i fiati. C’è una forte impronta blues, si distacca da quanto registrato in precedenza ma mi piace, è il giusto coronamento del disco».
Da noi interpellato per la più noiosa delle domande da farsi a chi scrive canzoni, Matteo ‘Tedd’ Bertini ci dice di «un testo sessantottiano, una di quelle che cose che non hanno apparentemente logica o fil rouge. Mi sono ispirato ai testi degli anni 60 e 70, anni di grandi cambiamenti e di espressività massima, ma sempre sottoposti all’impossibilità di poter dire davvero tutto, come invece avviene oggi. Come in certi testi degli Who, su alcuni concetti eri costretto a girarci intorno, e chi ascoltava doveva leggere tra le righe. Quindi mi sta bene che il testo di ‘Rumors’ continui a essere letto tra le righe. D’altra parte, se anche i tempi sono cambiati, la Svizzera non è un posto nel quale sia facile essere un outsider, pensare fuori dagli schemi».
Eccezion fatta per ‘Rumors’, ‘Hotlanta’ – inteso come album – è già stato suonato. Eppure, quella dello Studio Foce ha tutte le sembianze di una ‘prima’ assoluta. Lombardi: «Sarà innanzitutto l’occasione per rivedere tanti amici che da tempo non si vedono, ma anche per festeggiare una fine d’anno tra di noi, che non abbiamo mai occasione di vederci così spesso. Suoneremo tutto ‘Hotlanta’, e anche brani di altri autori, che riproponiamo di frequente dal vivo, con nuovi arrangiamenti». La festa includerà anche una sotto-festa per il neopapà ‘Mad’ Mantello: «Mattia ha avuto da poco due gemelline, sono nate durante l’ultima prova: al terzo pezzo è dovuto scappare» (per l’aneddotica del rock: le gemelline si chiamano Matilda e Olivia). Le aspettative di Bertini: «Sarà una grande serata. È una vita che suono, ma è la prima volta che lo faccio per un progetto al quale ho collaborato così attivamente, in un gruppo che mi rappresenta. Di solito non vado a cercarmi il pubblico tra amici e familiari: stavolta mi sono impegnato a farlo. Sarà anche un segno tangibile della mia piccola ma, per me, fondamentale carriera da musicista» (prevendita online: www.biglietteria.ch; info: www.foce.ch).