Da sabato 12 a domenica 27 novembre, quattro proposte saliranno sui palchi del Foce e del Teatrostudio
Quattro appuntamenti con quattro storie – tre di teatro e una di danza – in questa e nella prossima settimana di Lugano arte e cultura.
Il primo rendez-vous è per sabato 12 novembre, quando il palco del Teatro Foce ospiterà, dalle 20.30, ‘Gli sposi - Romanian tragedy’. Lo spettacolo, finalista ai Premi Ubu 2019 per il miglior testo straniero del pluripremiato drammaturgo francese David Lescot, racconta la storia di una coppia di potere, quella del dittatore rumeno Nicolae Ceaușescu e della moglie Elena Petrescu. Dittatori capricciosi e sanguinari, questi Macbeth e Lady Macbeth dei Balcani hanno seminato il terrore nel popolo rumeno per finire sommariamente giustiziati davanti alle telecamere, in mondovisione, il 25 dicembre 1989. Uno spettacolo calibrato in cui la scrittura di Lescot si intreccia all’estetica di Elvira Frosini e Daniele Timpano, coppia di attori e autori che hanno fatto ruotare buona parte del loro repertorio sulla decostruzione di alcuni eventi che hanno segnato la storia.
Il secondo appuntamento è rivolto ai bimbi dai 4 ai 7 anni e si svolgerà ancora al Foce, domenica 13 novembre alle 16, dove andrà in scena ‘Pulcetta dal naso rosso’ di Kosmocomico Teatro. Pulcetta di mestiere faceva il pagliaccio e, nel circo in cui lavorava, faceva ridere bambini, vecchi, arrabbiati, persone stanche e allegre, faceva ridere tutti. Un giorno, però, accadde qualcosa di inaspettato: Pulcetta aveva perso… il naso rosso. Parte quindi una ricerca dell’attributo per eccellenza del clown. Lo spettacolo è in collaborazione con Rassegna Senza confini – Teatro Pan, nell’ambito di Lac edu.
Sabato 19 novembre (alle 20.30) il coreografo franco-algerino Hervé Koubi torna al Lac con ‘Ce que le jour doit à la nuit’. Grazie al virtuosismo dei suoi dodici danzatori, lo spettacolo disegna un ponte tra Oriente e Occidente, tra Francia e Algeria, ai margini del sacro. Questo lavoro affonda le sue radici nell’attività di rielaborazione della memoria e coincide con una presa di coscienza tardiva: quella delle origini. Il momento in cui Koubi inizia a riavvicinarsi, grazie al corpo, a ciò che aveva sempre saputo in maniera astratta: le sue origini algerine, con l’infinita curiosità implicita di una simile scoperta.
Da sabato 19 a domenica 27 novembre (orari diversi) in Teatrostudio torna ‘Nel mezzo dell’Inferno’, progetto teatrale ed esperienziale che Fabrizio Pallara dedica a Dante Alighieri, il sommo poeta. Coprodotto da Lac e Css Teatro Stabile di Innovazione, in questo spettacolo lo spettatore – grazie alla tecnologia della realtà virtuale immersiva fruibile con visori individuali – compie un viaggio nell’universo dantesco, nella selva virtuale, visitando i gironi infernali e incontrando alcuni fra i personaggi più celebri della Commedia.
Informazioni complete su www.luganolac.ch.