Spettacoli

Emmy 2022, è l’anno di ‘Succession’ e ‘Ted Lasso’

Di Hbo il premio per la miglior serie drammatica, di Apple Tv la miglior serie comica. ‘White Lotus’ miglior miniserie, a ‘Squid Game’ attore e regia

Il cast di ‘Succession’ ritira l’Award
(Keystone)
13 settembre 2022
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‘Succession’ di Hbo è la miglior serie drammatica e ‘Ted Lasso’ di Apple Tv la miglior serie comica per il secondo anno di seguito, premiata anche con Jason Sudeikis nelle parti dell’allenatore dal cuore d’oro e Brett Goldstein in quella dell’ex calciatore dalla parolaccia facile. Lo hanno stabilito gli Emmy 2022 andati in onda da Los Angeles. Alla satira ‘White Lotus’ è stato assegnato il premio per la miglior miniserie, mentre ai sudcoreani di ‘Squid Game’ sono andati il premio per il miglior attore drammatico, ovvero Lee Jung-jae – il primo a recitare in una lingua che non fosse l’inglese riconosciuto in quella categoria – e quello per la regia, attribuito a Hwang Dong-hyuk per l’episodio ‘Red Light, Green Light’. La serie di Netflix era arrivata in finale con 14 candidature, un record per una serie non in inglese.

L’Emmy di ‘Succession’ era il secondo in tre anni dopo la pausa del 2021. Jesse Armstrong, il creatore dello show su una famiglia disfunzionale di miliardari liberamente ispirata ai Murdoch, ha vinto per la miglior sceneggiatura dell’episodio ‘All the Bells Say’ ambientato sul Lago di Como e in Toscana, mentre Matthew MacFadyen ha portato a casa la statuetta per il miglior attore non protagonista. Tra gli altri premi: ‘Abbott Elementary’, la serie di Abc su un gruppo di maestri in una scuola pubblica di Filadelfia, ha visto premiata Quinta Brunson, la creatrice, che ha vinto per la sceneggiatura (la seconda afroamericana dopo Lena Waithe nel 2017 per ‘Master of None’), mentre Sheryl Lee Ralph ha accettato la sua statuetta di miglior attrice non protagonista cantando ‘Endangered Species’ di Dianne Reeves. Premi anche a Jean Smart di ‘Hacks’ come migliore attrice comica, a Zendaya (‘Euphorya’), migliore attrice in una serie drammatica e a Michael Keaton, miglior attore nella miniserie ‘Dopesick’ sulla crisi degli oppiacei, un premio che arriva dopo il Leone d’Oro di Venezia a ‘All the beauty and bloodshed’ di Laura Poitras, documentario sulla battaglia della fotografa statunitense Nan Goldin contro la famiglia Sackler.