La star sostiene di essere stata defraudata dal punto di vista dei proventi della serie di film e dell’intero franchise a cui egli stessa ha contribuito
Sylvester Stallone torna alla carica contro Irwin Winkler, il 93enne produttore del franchise "Rocky" da cui la star sostiene di esser stato defraudato.
In un nuovo messaggio su Instagram dopo l’annuncio che Mgm sta lavorando a uno spin-off della popolare serie sul pugile intitolata "Drago", l’attore si è scatenato in una serie di post in cui descrive Winkler come un vampiro che succhia sangue dal collo di Rocky Balboa.
Drago è un altro pugile interpretato da Dolph Lundgren nel film del 1985 "Rocky IV". Qualche giorno fa sempre Stallone, raffigurando Winkler come un serpente dalla lingua a forma di coltello, aveva chiesto di poter ricevere "almeno un poco di quel che è rimasto dei miei diritti" prima che vadano solo agli eredi del produttore.
Non è da oggi che "Sly" esprime la sua frustrazione per come sono andate le cose con la distribuzione dei proventi dalla serie di film e dell’intero franchise che lui stesso ha contribuito a originare: una somma pari a quasi tre miliardi di dollari se si considerano i sei film della serie e i successivi due spin-off "Creed".
Il primo "Rocky", uscito nel 1976, incassò 225 milioni di dollari worldwide contro un investimento di appena un milione. Ma nelle tasche dell’ormai 76enne Stallone finirono solo le briciole: l’attore venne pagato 75mila dollari per aver scritto la sceneggiatura e recitato nel primo "Rocky". Nulla invece dallo sfruttamento del mondo da lui stesso creato, il cui copyright appartiene a Winkler.