Spettacoli

Edizione numero 60 per il Festival organistico di Magadino

Il 19 giugno un concerto-evento apre in anteprima la rassegna organistica che si svolgerà dalla prima settimana di luglio con cinque appuntamenti

Paolo Crivellaro sarà ospite il 5 luglio
(Ti-Press)
14 giugno 2022
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Il Festival internazionale di musica organistica di Magadino compie quest’anno sessant’anni e per celebrare questo traguardo gli organizzatori hanno preparato una stagione di giubileo, che si svolgerà dal 5 al 19 luglio nella chiesa parrocchiale di Magadino. La rassegna prevede anche un’anteprima con un concerto-evento domenica 19 giugno, alle 17, con l’ensemble More Antiquo e Stefano Molardi all’organo, diretti da Giovanni Conti. In programma "Vêpres du Commun de la Sainte Vierge", op. 18 (1919) di Marcel Dupré (1886-1971). L’organista, pianista e compositore francese inaugurò la prima edizione del festival gambarognese, il 22 giugno del 1963, da qui l’idea di rendergli omaggio la prossima domenica.

Il festival entrerà quindi nel vivo nella prima settimana di luglio, con cinque appuntamenti: martedì 5 luglio con Guy Bovet e Paolo Crivellaro, domenica 10 con Diego Fasolis e i Barocchisti, martedì 12 con Rodolfo Bellatti, domenica 17 con Olivier Latry e infine martedì 19 luglio con l’esibizione di Dirk Elsemann. I concerti iniziano sempre alle 20.30 e l’entrata è gratuita.

La parte iniziale del primo concerto sarà un omaggio a uno dei fondatori del festival: Don Aldo Lanini con la sua gatta Madame Platini, mentre la seconda il suono dell’organo sarà accompagnato da sonorità elettroniche.

A onorare la rassegna ci sarà anche Diego Fasolis, in veste sia di organista sia di direttore dei Barocchisti; il loro programma propone due concerti per organo e orchestra di Georg Friedrich Händel e due composizioni di César Franck, nel 200° anniversario della nascita.

Rodolfo Bellatti metterà in risalto l’arte della trascrizione organistica, presentando la celebre Ciaccona di Johann Sebastian Bach per violino solo (adattata all’organo da Ulisse Matthey) e le Variazioni su un tema di Haydn di Johannes Brahms in una propria trascrizione.

Da parte sua Olivier Latry porterà in Ticino gli echi di Notre-Dame di Parigi dove è organista titolare. Latry, conosciuto come grande interprete e grande improvvisatore, torna a Magadino presentando al pubblico della rassegna un aspetto meno noto del suo «far musica», ovvero quello di compositore.

L’improvvisazione avrà il posto d’onore nell’ultimo concerto, nel quale Dirk Elsemann presenterà l’intero programma ex tempore, seguendo un progetto su temi dati al momento dal pubblico: ciò darà luogo a un momento spontaneo nel quale i diversi stili e i periodi della musica per organo saranno protagonisti.