La 46esima edizione della manifestazione avrà due fili conduttori: gli strumenti a tastiera e la musica contemporanea. Concerto inaugurale il 18 giugno
"I lieti tasti" è il titolo della 46esima edizione di Ceresio Estate che sarà tutta all’insegna della ritrovata esperienza conviviale della musica dal vivo. Leggerezza quindi, come nel "concerto tragicomico" inaugurale, ma pure momenti di riflessione e di scoperta. Sono due i fili conduttori che si intrecciano lungo un percorso in quattordici tappe: la ricorrente presenza degli strumenti a tastiera – il prezioso organo in Santa Maria del Sasso e il "misterioso" Bercandeon a Morcote, il dirompente amalgama pianoforte-vibrafonomarimba a Castagnola, le graziose mini-tastiere antiche a Origlio – e una particolare attenzione alla musica d’oggi.
I programmi di quest’anno, oltre ad attingere al grande repertorio della musica antica, classica e romantica, danno quindi spazio alle svariate sonorità del secondo Novecento, senza dimenticare opere di compositori viventi, alcuni dei quali attivi nel nostro territorio. Non mancheranno le occasioni di ascoltare strumenti esotici e inusuali, come il flauto bansuri e gli altri strumenti della tradizione indostana, i corni delle Alpi.
La stagione 2022 si aprirà con lo spettacolo "Musica maestro!" in calendario sabato 18 giugno nel cortile delle scuole di Montagnola da Auriga Teatro e dall’associazione varesina MusicArte. Sulla scena tre attori-clown (Veronica Del Vecchio, Lorenzo Marchi e Andrea Tettamanti) e una piccola orchestra d’archi diretta da Roberto Scordia. A fare da colonna sonora alle tragicomiche peripezie del maldestro terzetto saranno brani celeberrimi: dalla "Pizzicato Polka" di J. Strauss, all’"Humoresque" di Dvorak, a "Non, je ne regrette rien" di Édith Piaf.
Giovedì 23 giugno, ancora a Montagnola e in collaborazione con la Fondazione Hermann Hesse, si assisterà a un concerto di musica classica indiana. In concomitanza con la mostra dedicata ai cento anni dalla pubblicazione di "Siddharta" il Bansuri Ensemble Italiano si esibirà nella piazzetta prospiciente al Museo (in caso di maltempo nella Sala Boccadoro), a pochi metri da dove il romanzo fu scritto. Prima del concerto il Museo Hermann Hesse offre al pubblico una visita guidata gratuita alla mostra "Il cammino di Hermann Hesse verso Siddharta" (iscrizione online obbligatoria: www.hessemontagnola.ch/programma).
Il viale di cipressi della chiesa di S. Abbondio a Gentilino porterà martedì 28 giugno al concerto che vedrà protagonisti il clarinetto basso e il corno di bassetto di Fausto Saredi, solista di grande sensibilità, membro dell’orchestra sinfonica "La Verdi" di Milano, nonché insegnante al Conservatorio della Svizzera italiana. Ad accompagnarlo, in un programma che spazia da Mozart a Rossini, a Girolamo Salieri (nipote di Antonio), a compositori italiani cui Saredi ha chiesto di scrivere dei nuovi pezzi, ci sarà un quintetto d’archi guidato dalla violinista Barbara Kruger.
Domenica 3 luglio, la chiesa parrocchiale di Sorengo ospiterà l’esibizione dell’emergente Trio Quodlibet. I tre giovani musicisti (Vittorio Sebeglia, violino; Virginia Luca, viola; Fabio Fausone, violoncello) si sono perfezionati in diverse masterclass di alto livello e si sono distinti in concorsi internazionali di musica da camera; la loro intensa attività concertistica li ha già portati fino in Corea del Sud.
Il programma che hanno preparato per il concerto di Sorengo comprende, oltre al Trio d’archi in mi bemolle maggiore op. 3 di Beethoven, anche l’unico movimento completo del trio in si bemolle maggiore D471 di Schubert – opera giovanile ma rivelatrice – nonché il Trio scritto negli anni 90 da Kryzstof Penderecki, uno dei più interessanti compositori del secondo Novecento, scomparso nel 2020.
La voce della viola da gamba di Vittorio Ghielmi risuonerà tra gli addobbi barocchi della chiesa parrocchiale di Gandria nel recital solistico in programma domenica 10 luglio che propone brani di – tra gli altri – Marais, Telemann, Bach, Forqueray, e farà inoltre scoprire alcune composizioni dello stesso Ghielmi, che si muove sulle orme dei grandi compositori-esecutori dell’epoca d’oro del suo strumento.
"L’Amorosa caccia" è il trio che si esibirà sabato 16 luglio nella chiesa di San Giorgio a Origlio. Il programma comprende brani di compositori quali Tromboncino, Cara, Pesenti e Vicentino. Di scena, oltre alle voci della soprano Claudia Canese, e dei flauti dolci di Tímea Nagy, saranno le tastiere storiche suonate da Fabio Antonio Falcone: virginale, ottavino, claviciterio, nomi desueti di strumenti rari, belli da sentire e da vedere.