Qua e là per il Ticino e nei Grigioni. Presentata la 26esima edizione con una consuetudine, l’opera, e una novità: la Ticino Musica Festival Orchestra
È la 26esima, la 20esima in questo Cantone. Il Festival Ticino Musica torna dal 18 al 31 luglio con la consueta ricchezza di proposte, in numero di 70 tra musica sinfonica e da camera, e nell’altrettanto consueta ricchezza di scenari naturali distribuiti tra Luganese, Mendrisiotto, Bellinzonese, Locarnese e Grigioni italiani. "L’Ente turistico sorride per l’indotto", dice Roberto Badaracco, vicesindaco di Lugano presente alla conferenza stampa di presentazione, lodando non per questo "la promozione dei giovani musicisti", tra gli scopi di una manifestazione che ha come protagonisti Grandi maestri e Giovani maestri, i primi quale occasione didattica (avanzata, in forma di masterclass), i secondi che a distanza di anni tornano ‘all’ovile’, aggiungendosi ai primi per coltivare nuovi Giovani maestri.
"La stampa vuole le novità", dice Gabor Meszaros, direttore artistico di Ticino Musica. "E io mi sono preparato". La più ‘numerosa’ è senz’altro la Ticino Musica Festival Orchestra, il 23 e 30 luglio alle 21 nella Cattedrale di San Lorenzo a Lugano. "È stato un sogno nel cassetto per tanti anni, non facile da finanziare", racconta il direttore artistico. "È stato fatto un bando; 8 giorni prima della scadenza avevamo soltanto 8 iscritti; eppure sapevo dai miei figli che studiano musica a Zurigo che tutti ne parlavano; nelle ultime ore abbiamo ricevuto 280 iscrizioni per 50 posti. Ben 59 flauti per soli due posti". 280 potenziali orchestrali che si sono presi tutto il tempo necessario per studiare prima di realizzare il proprio video di presentazione, 280 video da 15 minuti l’uno per scegliere un’orchestra di 45 partecipanti rappresentativa di 20 nazioni, che dal 18 luglio si metterà al lavoro su due programmi. "Il direttore, Alexander Shelley – spiega Meszaros – già dirige in modo fisso in Canada e a Londra, ed è un ex studente Ticino Musica, oltre che figlio di Howard Shelley, che ha più volte diretto l’Osi". I solisti del programma dedicato a Beethoven sono Marco Rizzi (violino), Giovanni Gnocchi (violoncello) e Adrian Petiker (pianoforte); il secondo programma, che spazia tra Prokofiev, Wagner e Mozart, include il Concerto per 7 strumenti a fiato, timpani, percussioni e orchestra d’archi dello svizzero Frank Martin, per il quale è pronto un ‘settimino’ di solisti: Andrea Oliva (flauto), Ivan Podyomov (oboe), Calogero Palermo (clarinetto), lo stesso Gabor Meszaros (fagotto), Jacques Deleplancque (corno) e Vincent Lepape (trombone).
I solisti del 23 luglio, con Orchestra
Non è una novità, invece, che il Festival si apra – lunedì 18 luglio alle 20 – nell’Aula Magna del Conservatorio con la première dell’opera dell’anno, che per il 2022 è ‘La Cenerentola’ di Gioacchino Rossini, portata poi a Bellinzona (20.7, Corte del Municipio), Breno (una novità, Piazza Piazzora, il 22.7), Sorengo (24.7, Chiosetto), al Lac (26.7) e a Locarno (27.7, Paravento). Meszaros: "Duecento circa sono state le audizioni, da cui è emerso un doppio cast, che ci dà la possibilità di programmare ogni giorno una replica e far riposare chi ha cantato". Regia, scene e costumi sono di Daniele Piscopo, ‘vecchia’ conoscenza del Festival. L’opera avrà un gustoso prologo a Riva San Vitale il 15.7, con la prova generale aperta al pubblico, uno degli eventi pre-festival iniziati in febbraio.
Opera studio in Aula Magna
Il calendario 2022 è suddiviso per tipologia di evento. La sezione ‘Ensemble in residence’, le formazioni in residenza a Ticino Musica, presenta quest’anno gli archi del Quartetto Eridàno, i fiati del Quintetto Aeolus e lo Iyoko Ensemble, quintetto d’ottoni; i Grandi maestri in forma solistica si esibiranno tra Giubiasco, Morcote e Lugano – rispettivamente Stefano Molardi (organo), Pablo Marquez (chitarra) e il trio Caterina Iora, Frits Damrow e Giulio Mercati, per un concerto per soprano, tromba e organo. Grandi maestri e giovani maestri si uniranno poi, dal 20 al 31 luglio, con i primi a scegliere i migliori dei corsi per un concerto fianco a fianco. "Fare musica da camera – spiega Meszaros – è una specie d’amicizia che si crea per la durata del pezzo. Serve avere i sensi aperti per capire cosa fa l’altro musicista e viceversa, così si crea un unico corpo".
Ensemble Iyoko, quintetto di ottoni in residence
Ticino Musica apre come di consueto ai premiati dei concorsi internazionali, nello specifico il pianista ceco Matouš Zukal, premiato al Concorso Primavera di Praga 2021 (il 19 luglio in Aula magna) e i talenti locali Mattia Fogato (chitarra), Gianluca Prieto-Schwartz (chitarra) e Leonardo Crespi (pianoforte), premiati al Concorso svizzero di musica per la gioventù (il 21 luglio nella stessa sede). E come ogni anno i ‘Giovani maestri si presentano’ tra concerti pomeridiani, pranzi in musica, recital e gala. Un ultimo cenno alle ‘Openclass’, uno sguardo pubblico sul lavoro d’insegnamento dei maestri, limitato al corso di Stefano Molardi, esteso a tutte le masterclass ai Soci del circolo Amici di Ticino Musica. Tutti e 70 gli appuntamenti non entravano nella pagina, così come il lungo elenco dei nomi. Ma è tutto su www.ticinomusica.com.
Matouš Zukal