Amber Heard condannata a pagare 15 milioni di dollari, ma ne riceverà 2 per una contro-diffamazione
Johnny Depp ha vinto, Amber Heard lo ha diffamato: la giuria del processo di Fairfax in Virginia ha raggiunto il verdetto. Questo il verdetto della giuria dopo sei settimane di processo e 13 ore di deliberazioni in camera di consiglio.
Amber ha accolto a capo chino la lettura della sentenza. Johnny è ancora in Gran Bretagna e poco prima della lettura del giudizio a lui favorevole era stato fotografato in un pub di Newcastle. L’attore aveva fatto causa all’ex moglie chiedendo "almeno" 50 milioni di dollari di danni sulla scorta di un op-ed da lei firmato sul Washington Post nel 2018. L’articolo intitolato "Ho parlato contro la violenza sessuale e dovuto far fronte alll’ira della nostra cultura. Questo deve cambiare" non menzionava Depp per nome. Amber aveva rilanciato con una controquerela quando un avvocato di lui aveva definito le sue accuse "un imbroglio". Amber Heard dovrà pagare all’ex marito 15 milioni di dollari di danni per averlo diffamato: una cifra inferiore ai 50 milioni chiesti dall’attore ma pur sempre gigantesca e più del doppio degli alimenti ricevuti al momento del divorzio.
Il processo ad altissimo contenuto mediatico è durato sei settimane durante le quali Depp e la Heard si sono fatti a pezzi a vicenda descrivendo, da opposti punti di vista, un matrimonio degli orrori a base di violenze reciproche sotto gli effetti della gelosia di lui, dell’alcol e della droga. Amber e Johnny, che si erano conosciuti nel 2011 sul set di "The Rum Diary", si erano sposati nel 2015, ma l’unione era naufragata quasi subito e nel 2016 lei aveva chiesto il divorzio ottenendo anche un’ingiunzione della magistratura per evitare che l’ex marito le si potesse avvicinare. Chiedendo "almeno" 50 milioni di dollari di danni, Depp ha accusato la Heard di avergli distrutto la carriera e la reputazione con un editoriale sul Washington Post uscito nel dicembre 2018 in coincidenza con il suo film "Aquaman". Nell’articolo, scritto in realtà da avvocati dell’organizzazione per i diritti civili American Civil Liberties Union, Amber si era definita "una figura pubblica che rappresenta la violenza domestica". Dopo oltre un anno di schermaglie legali, l’attrice aveva contro-querelato Johnny, affermando di esser stata diffamata a sua volta quando un avvocato di lui, Adam Waldman, aveva definito "un imbroglio" le sue accuse. Per questo Johnny Depp dovra’ risarcire Amber Heard seppure in misura minore di quanto tocchera’ a lei. I giurati hanno assegnato infatti all’attrice un compenso di 2 milioni di dollari.
Sette persone - cinque uomini e tre donne - hanno lavorato al verdetto. Per determinare chi dei due ha vinto la causa hanno dovuto esaminare una montagna di elementi valutando chi ne avesse portati di più, e con maggior peso, per dimostrare di esser stato diffamato e se c’è stata "chiara e convincente prova che è stato fatto con vera malizia".
Johnny Depp non è stato presente alla lettura del verdetto perche’ si trova ancora in Gran Bretagna dove ha suonato con Jeff Beck alla Royal Albert Hall di Londra. "A causa di impegni di lavoro presi prima del processo, fisicamente non sara’ in aula, ma si colleghera’ per guardare l’esito della vertenza dal Regno Unito", aveva detto una fonte vicina all’attore. Johnny Depp e’ stato poi fotografato in un pub di Newcastle poco prima del verdetto. "La sua assenza dimostra quali sono le sue priorità. Johnny suona la chitarra in Gran Bretagna mentre Amber aspetta un verdetto in Virginia. Depp porta in tournée il suo cinismo e la sua mancanza di serietà", aveva detto un portavoce di Amber Heard commentando l’assenza dell’ex marito dall’aula di Fairfax in Virginia. Una piccola folla, nulla rispetto alle giornate "calde" del processo, si e’ radunata fuori dalla corte. Una donna aveva in mano un cartellone decorato con cuoricini e la scritta "Giustizia per Johnny".