Spettacoli

Morto a 50 anni Taylor Hawkins, batterista dei Foo Fighters

Il decesso è avvenuto in un hotel di Bogotà. La band: ‘Il suo spirito musicale e la sua risata vivranno con noi per sempre’.

Taylor Hawkins (1972-2022)
26 marzo 2022
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"La famiglia Foo Fighters è devastata dalla tragica e prematura perdita del nostro amato Taylor Hawkins", twitta alle 4 ora italiana il gruppo fondato nel 1994 a Seattle dall’ex batterista dei Nirvana, Dave Grohl. Hawkins, cinquant’anni, è stato trovato morto in un hotel di Bogotà. I Foo Fighters si trovano nella capitale colombiana per il Festival Estero Picnic, tappa del loro tour in America Latina che li avrebbe visti domani in Brasile per il Loolapalooza Brasil Festival di San Paolo.

"Il suo spirito musicale e la sua risata contagiosa - continua il messaggio - vivranno con tutti noi per sempre. I nostri cuori vanno a sua moglie, ai suoi figli e alla sua famiglia, e chiediamo che la loro privacy sia trattata con il massimo rispetto in questo momento inimmaginabilmente difficile".

Nato Oliver Taylor Hawkins a Fort Worth Texas nel 1972, il pianoforte studiato in gioventù, e così la chitarra, la figura più prominente dei Foo Fighter dopo Dave Grohl era cresciuto a pane e Stewart Copeland dei Police, ma anche Roger Taylor dei Queen, punti di riferimento nella sua scoperta dello strumento. Le prime esperienze nella California del sud in piccole band come gli sperimentali Sylvia, poi nei Sexual Chocolate, backing band della cantautrice Alanis Morrissette. Poi, nel 1997, la chiamata di Grohl per sostituire William Goldsmith nei Foo Fighter, in tour e in studio.

I Foo Fighters erano attesi a Milano il 12 giugno recupero di una data rimandata per pandemia. Il tour includerebbe anche la data al St.Jakob Park di Basilea del 14 giugno. Quasi 28 anni dopo la morte di Kurt Cobain, leader dei Nirvana dei quali fu batterista, Dave Grohl sperimenta nuovamente la triste dipartita di un musicista e amico.

‘Dieci diverse sostanze’

Secondo la Procura generale della Colombia, Hawkins avrebbe assunto "dieci diverse sostanze" stupefacenti nelle ore precedenti la sua morte. In un comunicato, redatto insieme all’Istituto di medicina legale colombiano, la Procura ha precisato che nel corpo del musicista sono state rinvenute numerose sostanze, fra cui marijuana, antidepressivi triciclici, benzodiazepine e oppiacei. Nel comunicato non si afferma che il decesso sia stato provocato da queste sostanze. L’Istituto nazionale di medicina legale, si dice infine, "continua gli studi medici per ottenere un chiarimento totale sulle cause della morte del musicista".