Dal 12 gennaio al 10 febbraio, una proposta del Cineclub del Mendrisiotto e del Museo etnografico della Valle di Muggio
Si parte con ‘La cordillera de los sueños’ di Patricio Guzmán: mercoledì 12 gennaio al Cinema Multisala Teatro Ciak a Mendrisio questo documentario, premiato a Cannes, sarà il primo della rassegna organizzata da Cineclub del Mendrisiotto e Museo etnografico della Valle di Muggio intorno al tema della frontiera, a complemento della mostra attualmente in corso, ‘Pezzi di frontiera. Geografie e immaginario del confine’, a Casa Cantoni a Cabbio fino a ottobre.
Le Ande segnano il confine del Cile, ma per il cineasta cileno espatriato anni fa in Europa sono soprattutto testimoni silenziose della storia. “Durante tutto il tempo della dittatura la Cordigliera è rimasta al suo posto” spiega il regista nel documentario che unisce suggestive immagini delle Ande a interviste e filmati d’archivio, realizzati in buona parte dal film-maker Pablo Salas in quasi quarant’anni di ostinato lavoro di documentazione.
La retrospettiva proseguirà poi fino al 10 febbraio. Il 19 gennaio, Emilano Boss, corrispondente Rsi negli Stati Uniti dal 2015 al 2021, commenterà la proiezione di ‘Broken Land’, una produzione svizzera realizzata nel 2014 da Stéphanie Barbey e Luc Peter che ci riporta alla sterminata frontiera tra Stati Uniti e Messico vista nella quotidianità di alcune persone che si confrontano con il passaggio dei migranti, fra paura, rifiuto e compassione.
Il 26 gennaio, il grottesco ‘Border - Creature di confine’ di Ali Abbasi, regista di origine iraniana, ma svedese di adozione. Il film, premiato nella sezione Un certain regard a Cannes nel 2018, affronta la nozione di umanità e i confini della diversità. Dai toni più leggeri, il 2 febbraio sarà proiettato ‘Easy Living - La vita facile’, opera prima dei fratelli Orso e Peter Miyakawa ambientato alla frontiera di Ventimiglia per raccontare una storia di amicizia e solidarietà.
La rassegna si concluderà giovedì 10 febbraio con un film “storico”: ‘Storia di confine’ di Bruno Soldini (che sarà presente alla proiezione). Opera prima del regista, il film del 1972 è stato girato nel Mendrisiotto e racconta una storia legata al “contrabbando di fatica”, quello praticato dalla povera gente di confine.