Già venduti 12mila biglietti per la due giorni di raduno musicale che non si svolgerà, ma il cui incasso andrà 100% ai musicisti.
Berna - Un centinaio tra giornali, canali televisivi, riviste e blog di tutto il Paese – da laRegione a Le Figaro – hanno parlato del Ghost Festival, l’evento che NON si svolgerà il 27 e 28 febbraio e al quale NON suoneranno circa 300 band. Il geniale lavoro di marketing del Ghost Club per venire incontro alla musica fiaccata dalla pandemia – il lancio in grande stile di un evento che mai si terrà, ma per il quale si possono acquistare biglietti, merchandising e spazi pubblicitari fisici e non – ha già portato alla vendita di 12mila ticket reali, il cui incasso andrà – il 100% – a favore dei lavoratori del settore, non solo artisti.
Media a parte: gli organizzatori comunicano che la Biblioteca Nazionale Svizzera includerà il Ghost Festival nel suo archivio web; Swisscom sarà il terzo partner principale insieme a Migros e alla Mobiliare; il regista Tim Dürig ha realizzato un film teaser per l’inizivativa e, cosa importante, il merchandising del Ghost Festival acquistabile sul sito ufficiale sta andando a ruba (www.ghost-festival.ch).