I suoi vestiti sono stati indossati (e amati) da celebrities di tutto il mondo, da Jennifer Lopez a Naomi Campbell, da Katy Perry a Lady Gaga
Si terranno lunedì 15 aprile alle 11, nella basilica di San Miniato al Monte a Firenze, i funerali di Roberto Cavalli, 83 anni. Lo stilista è morto venerdì nella sua casa sulle colline toscane.
Da un anno era diventato papà del suo sesto figlio, chiamato Giorgio (come suo padre), avuto dalla compagna, la modella Sandra Bergman. Tra i protagonisti della moda degli ultimi 50 anni, Cavalli ha contribuito a portare la bandiera del made in Italy nel mondo. "Non chiamatemi stilista – scriveva nella sua autobiografia ‘Just Me’ (Mondadori) –. Il mio talento, piuttosto, è trovare ciò che rende speciale un tessuto, un abito, una donna, pensando sempre alla moda come fosse un sogno prêt-à-porter, pronto per essere indossato".
Riconoscibile grazie a motivi iconici come l'animalier, i suoi vestiti sono stati indossati (e amati) da celebrities di tutto il mondo, da Jennifer Lopez a Naomi Campbell, da Katy Perry a Lady Gaga, solo per citarne alcune.
Nato il 15 novembre 1940, Roberto Cavalli è sempre rimasto legatissimo a Firenze, città in cui si trasferì dalla provincia con la madre, ancora piccolo e sconvolto dalla perdita del padre, che fu sequestrato e fucilato il 4 luglio 1944 dai tedeschi in ritirata.
Nel capoluogo toscano ha dato vita alla sua impresa stilistica già negli anni Settanta. Visionario, estimatore del corpo femminile e costantemente ispirato dal mondo della natura tanto da rendere l'animalier una stampa da tutti i giorni. Prima fu il ghepardo, subito negli anni 70, poi negli anni 90 arrivò lo zebrato e poi le fantasie a farfalla, leopardo, coccodrillo, lince, serpente e paillettes usate come squame di pesce.
Il serpente è il simbolo della sua maison, che oggi ha boutique in tutto il globo. Un successo che lo portò pure a tenere una lectio magistralis alla Oxford University.
Roberto Cavalli lascia sei figli. Dalla prima moglie, Silvanella Giannoni, ebbe Cristina e Tommaso, poi sposò Eva Duringer nel 1980, con cui ebbe Rachele, Daniele e Robert. Quindi poco fa, il piccolo Giorgio.
Tifosissimo della Fiorentina, fu tra i primi amici e sostenitori di un giovane Matteo Renzi. Tra gli aneddoti che la città non ha dimenticato c'è anche quello del 2002, quando Firenze venne invasa dal Social forum e molte grandi firme chiusero le loro boutique per paura dei manifestanti: lui invece non solo tenne aperta la sua, in via Tornabuoni, ma offrì la colazione ad alcuni di loro nel bar che aveva rilevato a fianco del negozio.
Dal 2014 Roberto Cavalli ha lasciato la guida della maison, che è ora affidata alla direzione creativa di Fausto Puglisi. Oggi la griffe è di proprietà della società di investimento di Dubai Vision Investments, che fa capo a Hussain Sajwani.