Società

La solitudine delle feste, uomini e giovani più sofferenti

Oltre un terzo dei contatti, complessivamente il 37%, riguardavano problematiche legate alla solitudine e al bisogno di compagnia

Solo
(Ti-Press)
25 dicembre 2022
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Il Natale può essere, specie per i bambini il periodo più bello dell’anno, l’occasione per vedere riunita la famiglia e frequentare anche amici e parenti ma per chi è solo o sta attraversando un momento di disagio sono i giorni più difficili.

Ansa Lifestyle ha chiesto a Monica Petra, presidente di Telefono Amico Italia che per il nono anno consecutivo tiene attivi i propri servizi di ascolto e sostegno per tutta la notte di Natale e di Santo Stefano, una sorta di maratona di ascolto che impegna quasi 300 volontari a supporto emotivo di chi chiama, e sono centinaia (nel 2021 il 26% in più rispetto al Natale precedente, il 2020, e ben il 78% in più rispetto al Natale 2019, l’ultimo prima della pandemia).

Costante aumento delle richieste di aiuto

Negli ultimi anni l’antenna di aiuto e ascolto ha registrato un costante aumento delle richieste d’aiuto ai nostri servizi, anche durante il periodo delle festività quando le persone che vivono una situazione di sofferenza avvertono con particolare intensità uno scollamento tra il clima gioioso che propone il mondo esterno e le emozioni che invece stanno vivendo. Questa differenza può trasformarsi nella percezione di una distanza e favorire sentimenti di isolamento e emarginazione che fanno sentire particolarmente soli, tristi, che richiedono di essere ascoltati e accolti per potersi trasformare in consapevolezza e conoscenza di sé.

La maggioranza di coloro che hanno chiamato erano uomini, quasi il 60%, di età superiore ai 40 anni. Oltre un terzo dei contatti, complessivamente il 37%, riguardavano problematiche legate alla solitudine e al bisogno di compagnia ma sono alti anche i numeri relativi a richieste originate da problemi relazionali o esistenziali, intesi come interrogativi rispetto al significato e al senso della propria vita.