È già noto che l'inquinamento fonico cronico comporta un alto rischio di cardiopatia ischemica. Ora tocca agli aeroplani di notte.
Il rumore notturno degli aerei può portare alla morte per infarto, anche dopo un breve periodo di esposizione. È quanto conclude uno studio dell'Istituto tropicale e di salute pubblica (Swiss TPH) di Basilea, che ha indagato sui decessi nei pressi dell'aeroporto di Zurigo.
È noto che l'inquinamento fonico cronico comporta un alto rischio di cardiopatia ischemica. Ora è stato dimostrato che anche il forte rumore degli aerei di notte può portare a morte per infarto cardiaco ischemico "entro due ore", scrive lo Swiss TPH.
Lo studio mostra che su un totale di 25'000 decessi per problemi cardiovascolari nelle vicinanze dell'aeroporto di Zurigo, 800 sono stati causati dal rumore degli aerei. Ciò che corrisponde ad una quota del 3%. Questo genere di rumore ha quindi effetti sulla mortalità cardiovascolare simili a quelli dello stress emotivo.
Lo studio dell'istituto basilese, pubblicato oggi su "European Heart Journal", ha confrontato i dati sulla mortalità e l'inquinamento acustico notturno acuto nelle vicinanze dell'aeroporto zurighese nel periodo dal 2000 al 2015.