Società

Pronti al #whamageddon?

Una sfida quasi impossibile: arrivare al 24 dicembre senza aver ascoltato una delle più popolari canzoni natalizie, 'Last Christmas' degli Wham!

La copertina del singolo Last Christmas
1 dicembre 2018
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È Natale.
Cioè, non ancora, ma il Natale è la versione contemporanea dell'opera d'arte totale immaginata un paio di secoli fa dal romanticismo: una cosa che mette insieme tutte le forme di creatività umana, dall'architettura delle luminarie alle arti visive di addobbi e decorazioni, passando per il cinema (quello del film natalizio è ormai un genere cinematografico vero e proprio), la narrativa, il fumetto, il teatro, la danza, la fotografia. E, ovviamente, la musica, dove ai canti natalizi della tradizione il pop ha aggiunto un cospicuo numero di canzoni, da Happy Xmas di John Lennon e Yōko Ono a All I Want for Christmas Is You di Mariah Carey.


Resistere è inutile: pure il rifiuto del Natale è parte del Natale, vedi lo Scrooge di Dickens o, in tempi più recenti, il Grinch (l'avevamo detto che è un'opera d'arte totale, no?).
Inutile ma potenzialmente divertente, come hanno dimostrato gli ideatori del Whamageddon, singolare sfida che riguarda una delle canzoni natalizie di cui sopra, Last Christmas degli Wham!, il duo degli esordi di George Michael.

Obiettivo del gioco è semplice: trascorrere il periodo natalizio senza ascoltare Last Christmas.
Le regole, come riassunte nel sito whamageddon.com, sono semplici. Il gioco si apre il 1º dicembre e si chiude alla mezzanotte del 24; hai perso appena riconosci la canzone; usa l'hashtag #whamageddon per comunicare sui social media se ce l'hai fatta (o se sei fuori); è un gioco di sopravvivenza, non far la carogna tendendo tranelli agli amici facendo partire la canzone mentre ti tappi le orecchie.
Ah, solo l'originale conta: "godetevi i c***o di remix e cover", si legge sul sito.
E oddio, uno ci proverebbe anche. Il fatto è che la canzone l'hanno ripresa in tanti – da Mina a Conchita Wurst –, e non sempre con risultati degni di nota (per dire: delle due sopracitate, la versione migliore non è quella della signora Mazzini).

Il fatto è che ci vuole la voce di George Michael per rendere la festosa depressione di uno che, tra ripianto e ripicca, canta "Lo scorso Natale ti ho dato il mio cuore, ma il giorno dopo l’hai dato via; quest’anno, per salvarmi dalle lacrime, lo darò a qualcuno di speciale". Anche tralasciando le versioni rap (sì, le hanno fatte; no, non volete sapere altro, fidatevi), capite che cantata voce sensuale da Gwen Stefani o Taylor Swift perde tutto.
Meglio il trombettista Till Brönner, che ne ha fatto una versione solo sentimentale. O Francesco Gabbani che si è fatto una canzone sua ('La mia versione dei ricordi'), copiando il video originale degli Wham! – che non mettiamo per evitare il #whamageddon.