Scienze

Asta da record per lo stegosauro

Il fossile è stato venduto da Sotheby's per oltre 44 milioni di dollari, nonostante le lamentele dei paleontologi

(keystone)

Uno stegosauro da record è stato venduto da Sotheby's per 44,6 milioni di dollari, il prezzo più alto mai pagato per un fossile in un'asta. Lo scheletro ricostruito dell'erbivoro vissuto 150 milioni di anni fa è stato proposto al migliore offerente a New York, provocando proteste tra i paleontologi secondo cui esemplari di questa importanza dovrebbero appartenere a un museo, non sparire nella casa o nel giardino di un ricchissimo collezionista.

Il prezzo stimato per Apex, come il suo scopritore Jason Cooper lo aveva battezzato dopo essercisi imbattuto nel 2022 in Colorado durante una escursione il giorno del suo compleanno, era tra i 4 e i 6 milioni di dollari: in 15 minuti di corsa al rialzo tra sette aspiranti compratori ha più che decuplicato il minimo di partenza. "Si tratta dell'esemplare più completo e meglio conservato della sua specie", lo aveva descritto Sotheby's alla vigilia.

Alto tre metri e mezzo e lungo quasi nove dalla bocca alla coda, Apex era anche il primo stegosauro a finire sotto il martello del battitore. Roba da far venire l'acquolina in bocca agli appassionati di fossili come Nicolas Cage: l'attore di Leaving Las Vegas si aggiudicò un cranio di tirannosauro nel 2007 per 276mila dollari dopo una battaglia al rialzo con Leonardo DiCaprio, anche se poi accettò di restituirlo alla Mongolia quando si scoprì che era stato rubato nel deserto del Gobi. Nel caso di Apex la provenienza è immacolata: Cooper, lo scopritore, lo ha trovato nella sua proprietà sulla Morrison Formation, un'area di rocce sedimentarie datate al Giurassico considerata per i cacciatori di dinosauri l'equivalente della California all'epoca della corsa all'oro. C'è voluto oltre un anno per riportare in luce tutte le ossa: Apex, ritengono adesso gli studiosi, mostra segni di artrite, il che significherebbe che ha vissuto pacificamente fino a tarda età non avendo particolari segni di lesioni da combattimento o ferite provocate da altri predatori.

A far discutere i paleontologi è invece l'opportunità che pezzi di tale importanza finiscano per non esser più resi accessibili al grande pubblico: "È un peccato che un fossile di tale entità sparisca nella casa di un oligarca", ha commentato Steve Brusatte, professore all'Università di Edimburgo, attribuendo questo rischio all'assenza di restrizioni specifiche negli Stati Uniti dove, a differenza della Gran Bretagna, lo scopritore ha carta bianca di fare quel che vuole se il dinosauro è stato trovato nella sua proprietà. Nel caso dello stegosauro, "Apex è nato in America e resterà in America", ha proclamato dopo l'acquisto l'anonimo compratore che, secondo Sotheby's, intende esplorare la possibilità di prestare lo scheletro a una istituzione pubblica negli Stati Uniti.

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