Scienze

Falò e la cenere dei Campi Flegrei: arde la polemica

Napoli sepolta dopo l'eruzione del vulcano? Sta facendo discutere in Italia il documentario diffuso dalla Rsi

La polemica va in onda
(Keystone)
18 aprile 2024
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Napoli sepolta sotto 30 centimetri di cenere dopo un'eruzione ai Campi Flegrei. Un allarme immotivato, innescato da un documentario diffuso a inizio aprile dalla Rsi nell'ambito di Falò che delinea uno scenario tanto apocalittico quanto fantasioso. Dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia al sindaco di Napoli, nelle ultime ore si susseguono le dichiarazioni per disinnescare il caso, di cui si è occupato anche il Corriere della sera.

Cosa dice l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia

"I Campi Flegrei sono la più grande caldera urbanizzata attiva nel cuore del continente europeo. A partire dal 2005 è interessata dal fenomeno bradisismico che causa il sollevamento del suolo, terremoti ed emissioni fumaroliche. La caldera è monitorata da un sistema di monitoraggio multiparametrico continuo. Tutti i dati forniti da tale sistema, al momento, non mostrano evidenze dell’imminenza di una eruzione vulcanica, tantomeno di grandi proporzioni", la posizione dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, in una nota del presidente Carlo Doglioni, della direttrice Dipartimento Vulcani Ingv Francesca Bianco, del direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Mauro A. Di Vito.

Il prodotto offerto dalla tv svizzera è "una informazione non basata su dati, e che ignora completamente tutte le importanti attività scientifiche e di pianificazione che hanno visto, e ancora vedono, scienziati e Protezione Civile lavorare fianco a fianco per gestire al meglio delle conoscenze la pericolosità vulcanica e il relativo rischio di una delle aree più antropizzate al mondo".

"Sviluppare un racconto che mette insieme quanto avvenuto nelle due più devastanti eruzioni che hanno sconvolto i Campi Flegrei (Ignimbrite Campana, avvenuta circa 40'000 anni fa, e Tufo giallo Napoletano, avvenuto circa 15'000 anni fa) con quanto sta avvenendo in questa fase bradisismica è solo un esercizio di sfoggio di grandi effetti speciali per chi realizza documentari, e una cancellazione di anni e anni di condivisione di dati e informazioni da parte di chi ne scrive enfatizzando l’allarmismo. Tutto ciò non ha alcun senso scientifico e, soprattutto, è un'informazione dannosa che sfrutta il sensazionalismo e raccoglie l’attenzione dello spettatore-lettore terrorizzandolo".

Il sindaco Manfredi: ‘Brutto film di fantascienza’

Altrettanto netta la posizione del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. "Un documentario di fantascienza, un brutto film: si descrive uno scenario di 40mila anni fa, con probabilità che si possa ripetere vicina allo 0, sono solo sensazioni senza base scientifica che però fanno danni su popolazioni dell’area flegrea e sulla percezione di sicurezza nei nostri territori", dice il primo cittadino a margine del Festival Euromediterraneo dell'Economia in corso a Napoli.

"Stigmatizzo questo modo di fare giornalismo, il bradisismo è sotto controllo, sono stati intensificati i controlli su base del decreto legge approvato in Parlamento, il mio appello è siate vigili, tranquilli, il fenomeno esiste, esiste da millenni", aggiunge il sindaco di Napoli.