Napoli sepolta dopo l'eruzione del vulcano? Sta facendo discutere in Italia il documentario diffuso dalla Rsi
Napoli sepolta sotto 30 centimetri di cenere dopo un'eruzione ai Campi Flegrei. Un allarme immotivato, innescato da un documentario diffuso a inizio aprile dalla Rsi nell'ambito di Falò che delinea uno scenario tanto apocalittico quanto fantasioso. Dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia al sindaco di Napoli, nelle ultime ore si susseguono le dichiarazioni per disinnescare il caso, di cui si è occupato anche il Corriere della sera.
"I Campi Flegrei sono la più grande caldera urbanizzata attiva nel cuore del continente europeo. A partire dal 2005 è interessata dal fenomeno bradisismico che causa il sollevamento del suolo, terremoti ed emissioni fumaroliche. La caldera è monitorata da un sistema di monitoraggio multiparametrico continuo. Tutti i dati forniti da tale sistema, al momento, non mostrano evidenze dell’imminenza di una eruzione vulcanica, tantomeno di grandi proporzioni", la posizione dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, in una nota del presidente Carlo Doglioni, della direttrice Dipartimento Vulcani Ingv Francesca Bianco, del direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Mauro A. Di Vito.
Il prodotto offerto dalla tv svizzera è "una informazione non basata su dati, e che ignora completamente tutte le importanti attività scientifiche e di pianificazione che hanno visto, e ancora vedono, scienziati e Protezione Civile lavorare fianco a fianco per gestire al meglio delle conoscenze la pericolosità vulcanica e il relativo rischio di una delle aree più antropizzate al mondo".
"Sviluppare un racconto che mette insieme quanto avvenuto nelle due più devastanti eruzioni che hanno sconvolto i Campi Flegrei (Ignimbrite Campana, avvenuta circa 40'000 anni fa, e Tufo giallo Napoletano, avvenuto circa 15'000 anni fa) con quanto sta avvenendo in questa fase bradisismica è solo un esercizio di sfoggio di grandi effetti speciali per chi realizza documentari, e una cancellazione di anni e anni di condivisione di dati e informazioni da parte di chi ne scrive enfatizzando l’allarmismo. Tutto ciò non ha alcun senso scientifico e, soprattutto, è un'informazione dannosa che sfrutta il sensazionalismo e raccoglie l’attenzione dello spettatore-lettore terrorizzandolo".
Altrettanto netta la posizione del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. "Un documentario di fantascienza, un brutto film: si descrive uno scenario di 40mila anni fa, con probabilità che si possa ripetere vicina allo 0, sono solo sensazioni senza base scientifica che però fanno danni su popolazioni dell’area flegrea e sulla percezione di sicurezza nei nostri territori", dice il primo cittadino a margine del Festival Euromediterraneo dell'Economia in corso a Napoli.
"Stigmatizzo questo modo di fare giornalismo, il bradisismo è sotto controllo, sono stati intensificati i controlli su base del decreto legge approvato in Parlamento, il mio appello è siate vigili, tranquilli, il fenomeno esiste, esiste da millenni", aggiunge il sindaco di Napoli.