La data differisce da quella canonica del 21 marzo a causa del ritardo accumulato dalla Terra nel compiere il suo giro intorno al Sole
La primavera è ormai in arrivo, per lo meno quella astronomica: il 20 marzo, esattamente alle 22.24 ora svizzera, cade infatti l’equinozio. Sia nel caso di quello primaverile che di quello autunnale, è un evento astronomico durante il quale i raggi solari sono perpendicolari all’asse di rotazione della Terra: quindi, in questa giornata, la durata delle ore di luce eguaglia quella delle ore di buio e da quel momento in poi le ore diurne nell’emisfero boreale cominceranno progressivamente ad aumentare, fino al solstizio d’estate.
L’equinozio primaverile cade solitamente fra il 19 e il 21 marzo. Il motivo per cui avviene ogni anno in un giorno diverso è dovuto al fatto che la Terra compie un giro completo intorno al Sole in 365 giorni e 6 ore, la durata del cosiddetto anno siderale, che non corrisponde a quello del nostro calendario. È proprio per questo motivo che è stato introdotto l’anno bisestile, che permette di recuperare 24 ore ogni quattro anni.
Nonostante ciò, a causa del ritardo accumulato, ogni anno gli equinozi possono verificarsi in un momento diverso: anche se la tradizione vuole che la primavera arrivi il 21 marzo, ciò non accade dal 2007 e continuerà sulla stessa riga almeno fino al 2030.
Dal 2044, invece, l’equinozio primaverile potrà anticipare ulteriormente il suo arrivo al 19 marzo: questo sempre a causa dello sfasamento tra calendario e anno siderale, che proseguirà fino al 2100, anno che riporterà l’arrivo della primavera al 21.
L’equinozio di marzo è anche detto ‘punto dell’Ariete’, un termine di derivazione astrologica che oggi non è più valido: attualmente, infatti, durante questo evento astronomico il Sole non si trova più nella costellazione dell’Ariete, ma in quella dei Pesci. Analogamente, l’equinozio autunnale è chiamato ‘punto della Bilancia’, anche se a settembre il Sole si trova nella costellazione della Vergine.