Scienze

Sull’Etna come sulla Luna: Interact si prepara all’esplorazione

Le pendici del vulcano come luogo di allenamento e simulazione del rover in vista della missione sul satellite per prelevare campioni da analizzare

Paesaggio lunare
(Keystone)
27 giugno 2022
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L’Etna come la Luna: sulle pendici del vulcano sono in corso i test del rover autonomo dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), chiamato Interact, che avrà il compito di esplorare e raccogliere campioni sul nostro satellite.

La simulazione, denominata Arches Space-Analog Demonstration (in corso dal 12 giugno al 9 luglio prossimo), è stata organizzata dal Centro aerospaziale tedesco (Dlr) con un’importante partecipazione dell’Esa, e permetterà di verificare il funzionamento del robot in vista della futura stazione spaziale lunare Gateway.

L’astronauta dell’Esa Thomas Reiter controllerà il veicolo situato a 2’600 metri di altitudine da una stanza nella vicina città di Catania, a 23 chilometri di distanza: questa posizione simula quella in cui si troveranno i futuri occupanti del Lunar Gateway, il cui lancio è previsto a partire dal 2024.

Interact, che pesa circa 300 chilogrammi, può fare molto di più che fornire immagini dell’ambiente circostante grazie alle sue due telecamere: i suoi sensori all’avanguardia consentono agli astronauti di sperimentare la superficie del pianeta esattamente allo stesso modo del rover, fornendo persino la sensazione del peso e della composizione delle rocce che tocca.

È come se fosse un avatar robotico, che restituisce a chi lo manovra il senso del tatto e della vista grazie a un joystick super-tecnologico simile a quelli che si usano per i videogiochi. L’obiettivo finale sarà quello di esplorare la Luna e prelevare campioni, con l’aiuto di una persona a bordo della stazione spaziale lunare, che dovrà pilotare il veicolo da remoto, e di una sala di controllo sulla Terra.

Questa tipologia di robot autonomi è considerata una tecnologia chiave del futuro che diventerà vitale per condurre ricerche in ambienti molto vasti e difficili: non solo sulla Luna o su Marte, consentendo agli astronauti di esplorare un pianeta rimanendo al sicuro all’interno di una base spaziale, ma anche sulla Terra, ad esempio nelle profondità marine.